Conferma dell’impianto accusatorio della Procura, ma necessità di rivalutare la posizione degli ex consiglieri di amministrazione e conseguentemente quella della Juve. E’ questa la sintesi delle 75 pagine di motivazioni del Collegio di Garanzia dello sport sul caso plusvalenze e sulla sentenza della Corte Federale che ha inflitto 15 punti di penalizzazione al club bianconero.
Da un lato infatti – scrive il Collegio – “si è potuta rilevare l’esistenza di comportamenti scorretti sistematici, frutto di un disegno preordinato di alterazione delle operazioni di mercato con chiari effetti sulla leale partecipazione alle competizioni sportive”, dall’altro si è ritenuta generica e lacunosa la spiegazione della Corte Federale sulle responsabilità sportive – che vanno scisse da quelle meramente societarie – di Pavel Nedved e degli altri 6 ex consiglieri. E siccome – spiega il Collegio – la penalizzazione inflitta alla Juve è determinata anche dalle loro violazioni, il venir meno per vizio motivazionale delle sanzioni personali si riflette anche sulla sanzione irrogata alla società“. Passaggio che sembra lasciare spazio a una riduzione della pena nel nuovo giudizio, senza dimenticare però il principio della afflittività: se ad esempio un eventuale sconto dovesse mantenere la Juve tra le prime 4, la sanzione dovrebbe slittare al prossimo campionato. La Corte – in nuova composizione – dovrebbe decidere entro maggio, quindi prima della fine del campionato. Intanto per l’altro filone, quello relativo alla manovra stipendi, alle partnership sospette e ai compensi fittizi agli agenti, il tempo a disposizione della Procura Figc per i deferimenti sta per scadere, ma l’ipotesi di una richiesta di patteggiamento da parte della Juve è comunque ancora possibile.
Questo il link per accedere alle motivazioni che il Collegio di Garanzia dello sport presso il Coni ha pubblicato in merito alla sentenza dello scorso 20 aprile. CLICCA QUI
(fonte: sport.sky.it)