In un’intervista al portale OkSport, il difensore della Lazio Mario Gila ha parlato dal ritiro della Nazionale spagnola Under 21, spiegando il suo momento con la maglia della “Roja” e raccontando le sensazioni dei suoi primi mesi in Italia:




È un orgoglio essere di nuovo qui e poter rappresentare il proprio Paese. Conoscevo già Santi Denia dai tempi dell’U19 e lavoriamo sempre con lo stesso metodo della nazionale spagnola. Ci sono due partite che possiamo affrontare nella fase finale. Come dice l’allenatore, sono partite che non vengono prese come amichevoli. Sono partite per ottenere minuti e punti di squadra, e tutto ciò su cui lavoriamo in allenamento. Dobbiamo portare tutto questo in partita e acquisire fiducia per essere al meglio al Campionato Europeo. Essere titolare in Nazionale è l’obiettivo di tutti i giocatori che fanno parte dell’U21 in questo momento e anche di quelli che vengono da più in basso. Pensare al futuro e al ruolo di difensore centrale per la squadra maggiore è una cosa un po’ lontana. Sono concentrato sull’U21 e sul fare bene per il mio club.

Mi sto adattando bene alla Lazio. Sono molto felice. Una volta arrivato in Italia è stato un po’ difficile ritagliarsi minuti in campo. Ma conosco la qualità della squadra e so di che pasta è fatta. Sto imparando molto, soprattutto in fase difensiva. E so com’è una squadra di alto livello. Sono anche molto contento dei minuti che il mister mi concede e di quelli che guadagno. E soprattutto mi piacciono le partite e l’affiatamento della squadra e dell’U21. Sì, in questo momento siamo in un ottimo momento, con la Lazio, stiamo lavorando bene e siamo secondi in classifica. Le cose stanno andando molto bene in campionato e vediamo se l’anno prossimo riusciremo ad arrivare a fare quel piccolo passo in avanti. È vero che tornare al Real Madrid è un sogno che ho in testa. Ma è anche vero che la strada è ancora lunga. Come ho detto, ora sono alla Lazio e il mio dovere è quello di essere al 100% per qualsiasi cosa abbiano bisogno da me. Parlando del mio periodo al Castilla e al Real Madrid, parlare del più grande club della storia e appartenere a quel club era un sogno che ogni ragazzo vuole realizzare. E debuttare in prima squadra è stato un sogno che si è avverato. Vorrei ringraziare Ancelotti e Raúl per l’opportunità e la fiducia che mi hanno dato.






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