di Giorgio BICOCCHI

La Lazio di Sarri (seconda in classifica con 6 punti di vantaggio sulla quinta, considerando anche gli scontri diretti) ha deciso di affidarsi al copyright di Capello che vinceva spesso 1 a 0. Già perché non prendiamo più gol (solo 19 in 27 gare) ma soprattutto facciamo nostra la terza gara di fila con l’1 a 0. Che resta – da sempre – il risultato più sofferto e più bello. Figuriamoci quando ci vinci i due derbies di Campionato…




Primo tempo

– Dybala abbraccia Sarri in virtù della comune militanza bianconero. Il secondo di Mourinho, Foti, invece, non va a stringere la mano al nostro Mister;

– Pochi minuti e Zaccagni e’ già furetto sotto la Tevere;

– Piaciamo di più nella manovra ma non calciamo in porta;

– Wijnaldum tira un siluro: per fortuna non prende la porta. Ma di poco;

– Mancini, pur facendo falli a ripetizione, riuscirà nell’impresa di non farsi ammonire;

– Cosa che non riesce a fare Ibanez che rimedia un “rosso” appena dopo la mezz’ora…;

– Ci cambia qualcosa il fatto di giocare in superiorità? Poco perché Ciro non c’è e il tridente leggero non punge;

– Giochiamo di più su Zaccagni: i giallorossi non riescono a tenerlo!;

– Rissa tra panchine: in taluni frangenti pare derby da Anni Sessanta…;

– La Roma non effettua cambi, retrocede Cristante sulla linea della difesa e non cambia atteggiamento: aspetta…;

– Sintesi della frazione: gara nervosa, tirata. Fossimo stati neutrali non avremmo gradito il poco gioco e le occasioni col contagocce. Ma il derby di Roma e’ questo: si gioca spesso male ma poi chi vince va sul trono…;

Secondo tempo

– Ci schieriamo in campo aspettando la Roma. Che tarda a rientrare (multa in arrivo…);

– Colpisce la sostituzione di Dybala: sarà sempre più lancione verso Belotti, allora…;

– Cerchiamo il varco giusto ma non è facile;

– Mancini, spinte e falli. Disputa l’ennesima, personale corrida;

– Luis Alberto, due bordate dai venticinque metri. Il primo tiro e’ una trottola avvelenata;

– Spingiamo dalle parti di Zaccagni;

– E poi passiamo! L’arciere sfodera da posizione decentrata un destro a giro che muore in fondo alla rete;

– Ora sarebbe gara da amministrare. Ma ci facciamo prendere dall’ansia…;

– La Roma pareggerebbe ma il fuorigioco di Smalling (e il conseguente Var) ci riporta in vantaggio;

– Il finale e’ sofferto. Più per demerito nostro che per merito della Roma;

– Dopo oltre sei minuti finisce pure il secondo derby. Vince la Lazio che, all’improvviso, si ritrova seconda. Temevamo il trittico di marzo (Napoli, Bologna e Roma): invece abbiamo conquistato 7 punti. Diffidare della Lazio, sempre…






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