di Giorgio BICOCCHI (foto © Antonio FRAIOLI)

Insomma, vinciamo a Napoli e, quattro giorni dopo, perdiamo in casa. Un classico di questi schermi, un classico da Lazio. Le squadre olandesi, prima il Feyenoord, poi l’AZ, sono per noi crudeli come lo è stata la Cremonese per la Roma. E’ successo di tutto in questa città negli ultimi giorni: e, in vista del derby del 19, sono situazioni da prendere con grande goliardia… La scocciatura e’ aver perso, ovviamente. Anche se poi – a conti fatti – la sensazione che avevamo prima del match, ovvero che l’urna del sorteggio mica era stata così favorevole, e’ stata puntualmente confermata. L’AZ squadra di pivelli? Macché, hanno corso come levrieri…




Primo tempo

– Ma allora Sarri ci tiene alla Conference… Schiera la migliore formazione possibile. Al Bologna penseremo da domani…

– Collezioniamo subito angoli. E occasioni. Come quella che Milinkovic fallisce, anche abbastanza incredibilmente;

– Zaccagni e Pedro furetti. E proprio da uno strappo dell’ex Hellas Pedrito segna con una girata da centravanti vecchio stampo;

– Dopo 20-22 minuti di buon livello ci sediamo. E l’AZ, fino ad allora spettatore non pagante, si desta;

– Maximiano mantiene il vantaggio con un balzo felino. E’ una avvisaglia;

– Gli olandesi picchiano, strattonano. Ma l’arbitro svedese nicchia. Vuoi vedere che il primo ammonito – come da prassi – sarà uno dei nostri?;

– Su un mezzo pasticcio complessivo subiamo il gol del pari. Evitabilissimo…;

– Subito Milinkovic centra la traversa. Partita aperta;

– Sintesi della frazione: AZ squadra solida, che palleggia e spinge con gli esterni. Noi bene in avvio, poi compassati

Secondo tempo

– Partiamo bene, attaccando soprattutto da sinistra, sotto la Tevere. Luis arremba, idem Zaccagni. Ma poi Felipe sbaglia;

– l’AZ pressa, corre, smista di prima. Nessun spiovente aereo: la scuola olandese non si smentisce. E spesso allora ci fanno correre a vuoto;

– Come in occasione dell’1 a 1 sbagliamo un’uscita bassa. E Maximiano e’ beffato da un tiro che sembra un colpo da biliardo;

– Negli ultimi 20 minuti spingiamo. E falliamo gol. Clamoroso un mancato tap-in di Felipe a due metri dalla porta;

– Meriteremmo il pari. Che però non arriva. Usciamo dallo stadio stizziti. Anche se – ragionando in vista del ritorno – il nuovo regolamento (non valgono più doppio i gol segnati in trasferta) ci tiene in vita. St’Olanda mica sarà sempre matrigna…






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