Non c’è calcio senza stadi in cui giocare le partite e non c’è squadra senza il proprio stadio di riferimento. Così è anche per uno degli stadi più importanti e conosciuti d’Italia, lo Stadio Olimpico, al momento sede degli allenamenti della Società Sportiva Lazio e dell’Associazione Sportiva Roma. Non mancano però le polemiche in questo inizio di anno nuovo e i progetti per il futuro, che idealmente vedono ognuna delle due squadre della regione del Centro Italia allenarsi in un proprio stadio e non all’Olimpico, per giunta già condiviso con le squadre della Nazionale di rugby e atletica leggera.

La storia dello Stadio Olimpico ha inizio nel secolo scorso: l’ideazione risale infatti al 1927 e il progetto all’architetto Enrico del Debbio, ma negli anni successivi è stato rimodernato dagli architetti Luigi Moretti e Annibale Vitellozzi. Quanto al nome, inizialmente era noto come Stadio dei cipressi e come Stadio dei Centomila, il nome attuale e definitivo gli è stato dato in quanto luogo scelto per ospitare gli storici Giochi olimpici del 1960. L’impianto sportivo, pensato sin dal principio come centro polifunzionale, ancora oggi è uno dei punti di riferimento principali dal punto di vista architettonico del quartiere nord-occidentale di Roma, realizzato all’interno del complesso del Foro Italico e alla base di Monte Mario.

Anni e anni di attività hanno fatto sì che lo stadio si sia imposto nell’immaginario di tutti i tifosi di calcio, non solo laziali, e ancora ora vi si svolgono alcune delle partite più seguite d’Italia. Va ricordato, comunque, che l’Olimpico è anche la sede di numerosi concerti ed esibizioni dal vivo grazie alle sue dimensioni imponenti e alla sua capienza eccezionale: è in grado infatti di ospitare più di 72.000 persone, 72.698 per l’esattezza, il che lo rende il terzo stadio più grande d’Italia, secondo solamente all’autodromo di Monza (utilizzato principalmente però per le gare automobilistiche oltre che per i grandi concerti dal vivo), dalla capienza di circa 118.000 posti, e allo stadio Giuseppe Meazza di Milano, dotato di una capienza di oltre 75.000 posti.

L’Olimpico è dunque una vera e propria icona di Roma e del calcio italiano ma sia la A. S. Roma che la S. S. Lazio si stanno muovendo in direzioni diverse: risale ai primi giorni del 2023 il dibattito sull’opportunità che ognuna delle due squadre abbia un proprio stadio di riferimento, non solo per gli allenamenti ma anche per la tifoseria, come proposto dal candidato Presidente della regione Lazio Francesco Rocca. Alla Roma spetterebbe lo stadio a Pietralata (vicino alla stazione Tiburtina) mentre la Lazio sarebbe destinata allo Stadio del Flaminio, progettato dagli architetti Nervi (padre e figlio) e già punto di riferimento del calcio romano perché negli anni ‘60 fu destinato a ospitare gli incontri di calcio delle Olimpiadi, per poi divenire invece il luogo prediletto per gli allenamenti della Nazionale italiana di rugby (che oggi si svolgono invece all’Olimpico) e del Rugby Roma.

LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.