Il giornalista Rai Fabrizio Maffei è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per fare il punto sulla prima parte della stagione della Lazio.




“Penso tutto il bene possibile di questa prima parte di stagione, da tifoso non mi aspettavo un rendimento del genere, chiudendo questo primo importante blocco con ottimi risultati. L’unico rimpianto che ho è la partita di Genova contro la Samp, quei due punti li avevamo praticamente già messi in tasca e li abbiamo buttati via. L’Europa è sicuramente un neo ma per causa di forza maggiore qualcosa sul piatto bisogna lasciare, per gli equilibri della squadra. Nel complesso però si può essere più che soddisfatti.”

“Scherzosamente posso dire che mi piacerebbe essere una mosca ed entrare nelle case dei romanisti quando vedono Pedro giocare: è stata un’intuizione geniale puntare su un calciatore che era stato dato per bollito ma che continua a spiccare non solo per il suo passato ma anche e soprattutto per il suo presente. E’ diventato un imprescindibile, un giocatore cardine: l’unica cosa che fa fatica a entrarmi in testa è perché Sarri non l’abbia impiegato, in assenza di Immobile, come prima punta al posto di Felipe Anderson che sta benissimo sulla fascia destra.”

“I due centrali di difesa rappresentano al momento una coppia perfettamente assortita. E’ stato molto bravo Sarri ad attendere Casale, sfruttando l’abilità di Patric a inizio stagione e poi lanciandolo al momento giusto. Provedel mi piace molto ma non vorrei che ci fosse stato troppo entusiasmo attorno a lui, il primo gol che ha preso a Torino contro la Juventus non è da lui e forse in alcune uscite sta peccando di eccessiva sicurezza, sarebbe bene reinquadrarlo in quello che è il ruolo del portiere. Mi sembra comunque formidabile tra i pali, spericolato nelle uscite in cui deve fare però maggiore attenzione. Con due difensori laterali “veri” sulle fasce poi a mio avviso prenderemmo anche meno gol, spesso subiamo sui cambi di fronte dell’avversario col quarto difensore che stringe spesso lasciando scoperta la fascia. Ai meriti della difesa vanno sicuramente aggiunti comunque quelli del centrocampo che ha saputo fare una eccellente attività di filtro.”

“Con Luis Alberto mi capita una cosa spesso strana: quando non c’è mi manca, quando c’è non mi convince pienamente, non ruba l’occhio forse a causa di un carattere che lo porta a non essere sempre pienamente concentrato. L’allenatore fa le sue valutazioni e non sembra ha ritenuto che potesse dare il suo contributo. Se mi potessi concedere il lusso di decidere lo terrei, non lo farei scappare considerando anche le difficoltà che ci sono a monetizzare adeguatamente sul mercato di gennaio. Se dovesse andare via resterebbero nella mia memoria giocare fenomenali e sicuramente a vederlo con un’altra maglia mi verrebbe un po’ di nostalgia.”

“La Serbia è una squadra che mi intriga in vista dei Mondiali ma non la vedo attrezzata per competere fino in fondo. L’Uruguay richiama l’amore calcistico per la maglia di grandissimo fascino, che tocca in particolare noi laziali. I sudamericani sono sempre stati una Nazionale tosta, una squadra che non fa sconti e che però ha delle carenze tali da non consentirle di poter competere con squadre sudamericane al top come il Brasile e l’Argentina.”






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