di Giorgio BICOCCHI (foto © Antonio FRAIOLI)

Dopo il poker di Cremona i quattro gol allo Spezia: il più grande spettacolo dopo il Big Bang va in scena all’Olimpico. Lazio scintillante su un prato verde finalmente messo a puntino. E se pure i giardinieri dell’Olimpico ci vengono in soccorso chissà che futuro radioso attende la Lazio…

Primo tempo

– Pronti, via: Dragowski ha pure il sole in piena faccia ma Ciro calcia in curva il rigore del possibile 1 a 0;

– ovvia la delusione e per poco, su un ribaltamento di fronte, non incassiamo lo 0 a 1;

– Favolosa l’azione del primo gol, originata da uno stop e da uno scarto improvviso di Zaccagni, ormai diventato il suo copyright;

– Felipe tarantolato: forse il sole dell’Olimpico gli ha ricordato le spiagge di Copacabana?;

– La rasoiata al volo di Romagnoli ci porta sul 2 a 0. E la corsa di Alessio verso la Nord assomiglia ad un agognato ritorno a casa;

– l’asse di destra composto da Lazzari, Milinkovic e Anderson e’ il più tecnico della A. Chi dice il contrario non è attendibile;

– Provedel gioca, in taluni frangenti, quasi da libero aggiunto;

– In Curva Nord si tifa a torso nudo;

– Finisce il primo tempo dominato in lungo e in largo. Con una Lazio meravigliosa che gioca sempre a due tocchi

Secondo tempo

– Gila per Patric: brutto guaio lo stop dello spagnolo avendo già perso Casale;

– Controlliamo e agiamo di rimessa;

– Fantastica azione da play-station per il tris del Sergente;

– Provedel (ma tutta la difesa) ci tiene a far restare immacolata la nostra porta;

– Entra Pedro che vuole fare gol: non ci riuscirà ma che impegno a 35 anni suonati…

– Marcos Antonio, una sprazzo di gara anche per lui;

– In Tevere visi paonazzi: il sole scalda i cuori ma pure tanti appassionati;

– Milinkovic segna il gol 62 con la Lazio, scavalcando Garlaschelli. Sono tanti tanti…

– Saliamo a quota 17: ora lo Sturm e poi il “Franchi”. L’orchestra Sarri vuole incantare ancora…

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