di Fabio BELLI

C’è del marcio in Danimarca e forse qualcuno ci marcia pure: altro che continuità, altro che cambio di mentalità o salto di qualità: la Lazio fa un passo indietro che va oltre l’inizio dell’era Sarri, i tracolli di Bologna e Verona e le amarezze di Napoli e del derby. Le tre partite in una settimana sono indigeste, l’accoppiata Feyenoord-Verona aveva illuso ma la consapevolezza è una: nelle giornate no questa squadra non si sa gestire, da un allenatore che passa dal cambiare troppo a troppo poco fino a una squadra che, nel suo nucleo, è passata attraverso cali di tensione tali da far pensare che non si tratti certo di un caso.




FORMAZIONI – Difesa per tre quarti rivoluzionata per Sarri che rilancia Radu dal 1′ sulla fascia sinistra, assieme a Hysaj, Mario Gila e Romagnoli. A centrocampo Cataldi riprende il suo posto in cabina di regia e Luis Alberto torna titolare, mentre Milinkovic-Savic lascia spazio a Vecino. Tridente offensivo con Felipe Anderson, Immobile e il ritorno di Pedro. Tra i danesi Thychosen preferito a Joel Andersson come laterale di difesa, parte dalla panchina Pione Sisto.

UNA BELLA FRITTATA… – La Lazio prova subito a far girare palla ma il pressing del Midtjylland è molto alto e gli uomini di Sarri devono coprire bene. Al 10′ un tentativo di Dreyer finisce largamente fuori misura senza creare problemi a Provedel, quindi Immobile e Luis Alberto non riescono a sfondare al limite dell’area, con la Lazio che prova a salire col suo fraseggio. Al 26′ passano i padroni di casa: filtrante per Isaksen che entra in area e colpisce la traversa, la difesa della Lazio si addormenta e sulla ribattuta Paulinho sblocca il risultato. Sulle ali dell’entusiasmo il Midtjylland trova subito il raddoppio: alla mezz’ora Dreyer trova il filtrante in diagonale in area, uno scivolone di Mario Gila permette a Kaba di insaccare in solitudine davanti a Provedel e completare la frittata. Al 33′ il portiere biancazzurro deve evitare il tris alzando sopra la traversa un colpo di testa di Dalsgaard, quindi finalmente arriva uno squillo della Lazio al 37′ con Vecino che apre per Pedro, grande risposta di Lossl sulla conclusione a giro dello spagnolo. Al 41′ danesi ancora pericolosi con una conclusione di Evander che sorvola di poco la traversa.

… E ANCHE BRUCIATA – La Lazio prova a iniziare a testa bassa il secondo tempo e Luis Alberto colpisce il palo al 5′ direttamente da calcio d’angolo. Sulla ripartenza il Midtjylland fa tris: Isaksen si infila tra Radu e Cataldi, che lo strattona in area. Rigore che Ferreira trasforma. Sarri inserisce Milinkovic-Savic, Marusic e Cancellieri al posto di Vecino, Radu e Pedro e al 12′ proprio Milinkovic accorcia le distanze, con una conclusione deviata che manda fuori causa Lossl. Ammonito Paulinho per un fallo su Cancellieri e proprio il portiere Lossl per perdita di tempo, quindi al 17′ doppio cambio per i danesi che inseriscono Charles e Pione Sisto al posto di Martinez e Dreyer. E il Midtjylland dilaga in quella che è diventata una disfatta inaspettata per la Lazio: ancora un calcio di rigore fischiato in favore della formazione danese al 22′ per fallo di Marusic sull’incontenibile Isaksen. Provedel respinge la trasformazione di Evander ma arriva proprio Isaksen a firmare il poker. Al 27′ ecco la cinquina con un cross sul secondo palo che vede Sviatchenko sbucare alle spalle di Cancellieri ed è il clamoroso 5-1. Finale di partita senza velleità, Marcos Antonio e Luka Romero prendono il posto di Cataldi e Immobile, c’è un tentativo di Cancellieri di accorciare le distanze ma la partita è ormai andata, col girone che si rimescola completamente considerando anche la goleada inflitta dal Feyenoord allo Sturm Graz.

IL TABELLINO

EUROPA LEAGUE

MIDTJYLLAND-LAZIO 5-1

Marcatori: 27′ Paulinho (M), 30′ Kaba (M), 51′ rig. Evander (M), 57′ Milinkovic (L), 67′ Isaksen (M), 72′ Sviatchenko (M)

MIDTJYLLAND (4-3-3): Lossl; Thychosen, Sviatchenko, Dalsgaard, Paulinho; Olsson, Martinez (62′ Charles), Evander; Isaksen (76′ Chilufya), Kaba (87′ Byskov), Dreyer (62′ Sisto). A disp.: Olafsson, Ugboh, Garternmann, J. Andersson, Kouakou, A. Hansen, Sorensen, Juninho. All.: Albert Capellas

LAZIO (4-3-3): Provedel; Hysaj, Gila, Romagnoli, Radu (53′ Marusic); Vecino (53′ Milinkovic), Cataldi (69′ Marcos Antonio), Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile (76′ Romero), Pedro (52′ Cancellieri). A disp.: Luis Maximiano, Magro, Casale, Patric, Basic, Bertini. All.: Maurizio Sarri

Arbitro: Nikola Dabanović (MNE)

Ass.: Milovan Djukić (MNE) – Vladan Todorović (MNE)

IV uomo: Miloš Bošković (MNE). V.A.R.: Nejc Kajtazovic (SVN). A.V.A.R.: Asmir Sagrković (SVN)

NOTE: Ammoniti: 55′ Paulinho (M), 61′ Lossl (M), 70′ Romagnoli (L). Recupero: 1′ pt, 3′ st






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