di Giorgio BICOCCHI

Ma eravamo a Lens o nello Jutland? Già perché la brutta figura danese ai Laziali coi capelli bianchi ha ricordato lo smacco subito nel Nord della Francia da Didier Six&C. La conferma che in Europa nessuno e’ fesso e che se non pedali sei fritto… Eppure dall’altra parte della città avevamo avuto esempi fragorosi… Gli appunti? Stavolta sono pieni di mestizia.




Primo tempo

– Pronti, via e Provedel rimedia subito un pestone;

– Cominciamo a ruminare calcio sterile, senza grinta. I prodromi di quanto accadrà…;

– Provedel attenta alle nostre coronarie. Ivan, spazza sta’ palla !

– Danesi pronti a schizzare di rimessa;

– Quanto si sente la mancanza di Lazzari e Zaccagni! Dalle fasce non sfondiamo ;

– Presi d’infilata prendiamo il primo gol. Gila non copre e non pressa;

– I minuti terribili di Gila: lo spagnolo scivola e spalanca la porta per il raddoppio;

– Gara in salita per esclusiva colpa nostra;

– Il primo vero tiro in porta e’ di Pedro;

– Sarri si lamenta in vernacolo con Martusciello;

– Che incubo! Sembra di rivedere i primi tempi dello scorso anno a Bologna e Verona…;

– Finisce il più negativo primo tempo della stagione ;

Secondo tempo

– Velleita’ di rimonta? Macché, subiamo un rigore così così e siamo sotto 0 a 3;

– Il Sergente accorcia dalla distanza, col pallone che gira come un SuperTele sulla spiaggia ;

– Un’ora di gioco e siamo sempre in crisi;

– E puntualmente incassiamo un altro evitabile penalty perché il giovane Isaksen sembra Garrincha;

– Sarri scuote la testa, quasi sperando che finisca presto;

– E per fortuna finisce questo strazio. Classifica del girone che si ingarbuglia con tutte le squadre a tre punti. Si sa, le nostre Europa League sono sempre contorte …






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