A poco più di ventiquattro ore dal fischio d’inizio di Lazio-Feyenoord, il centrocampista Sergej Milinkovic-Savic è intervenuto in conferenza stampa: 




Ricordo bene il primo gol con la Lazio siglato sette anni fa. L’Europa League è sempre una bella competizione che ci permette di portare il nome della Lazio fuori dall’ Italia. Siamo carichi per domani.

L’ultima estate l’ho vissuta come gli altri anni, sono ripartito con la maglia della Lazio. Sono ancora qui con il sorriso.  Mi sono riposato, ho svolto una buona preparazione e credo di essere partito bene in campionato. Dobbiamo crescere sotto il profilo della mentalità e tornare quelli che siamo.

Questa stagione abbiamo molti giovani che ci aiuteranno. È il secondo anno del mister, rispetto alla passata stagione siamo rimasti in molti e quindi abbiamo già le idee chiare sul gioco di Sarri . I nuovi con il tempo si integreranno e ci offriranno un ottimo aiuto.

Ieri ho letto che domani sarà la partita numero trecento con la Lazio. Ricordo sempre la prima partita con questa maglia e gli anni trascorsi, sarò felice di raggiungere un numero così importante.

Ogni impegno ha lo stesso livello di difficoltà, prepariamo le sfide sempre allo stesso modo. Le giocate come quelle con la Sampdoria sono frutto dell’istinto, peccato non aver vinto quella partita.

Non ho pensato al mio futuro, per un calciatore è difficile guardare così lontano. Penso giorno per giorno. Ho giocato solamente un anno la Champions League, ma quell’esperienza mi ha insegnato tanto. Tutti vogliamo ottenere la qualificazione alla Champions League, penso possiamo raggiungere l’obiettivo.

Per il Mondiale voglio arrivare pronto a novembre con tante partite giocate. Desidero arrivare nel miglior modo possibile per rappresentare la mia nazione.

Sarri mi ha aiutato molto sotto l’aspetto tattico, un profilo sul quale dovevo migliorare. Le due ammonizioni che ho subito non servivano, le ho rimediate in maniera ingenua, seppur anche altre squadre protestano subendo però un numero minori di ammonizioni.

Immobile è il Capitano, io sono il vice e sono contento di questo. Anche a me appare strano che non vado in rete da due anni in Europa, lo scorso anno avevamo un girone difficile ed in campo internazionale, inoltre, spesso si ragiona più sotto l’aspetto difensivo che offensivo per ottenere la qualificazione”.






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