di Giorgio BICOCCHI

Come al solito ridiamo respiro a chi era sul letto di dolore. Mai la Samp aveva segnato: arriviamo noi e pum, resurrezione! Avremmo meritato di vincere largamente ma stavolta i cambi in corsa non hanno dato l’esito sperato. Peccato davvero perché con 10 punti si stava meglio. Ecco cosa abbiamo sottolineato sul nostro notes.




Primo tempo

– Pronti, via e a Felipe procurano subito un taglio al collo del piede;

– La Samp rispolvera Murillo, uno che – quando giocava nell’Inter – era stato incautamente definito il “nuovo Cordoba”;

– Tra i nostri Zaccagni e’ sempre quello che prende più botte;

– Il tacco del Sergente andrebbe collocato per sempre nelle sigle dei programmi di calcio;

– Ciro timbra, come al solito, contro la Samp. E poi coglie un clamoroso palo: quanti legni ha preso da quando gioca con noi?;

– La Samp reclama un rigore da play-station ma Aureliano fa bene a non assecondare il Var Guida;

– Provedel, in versione “riflessi da ghepardo”, su Quagliarella;

– Giampaolo sembra uno di quegli attori francesi un po’ stralunati a cui, nel corso della giornata, va tutto storto;

– Bilancio alla fine della prima frazione: dovevamo avere più gol di vantaggio in rapporto al numero di occasioni create

Secondo tempo

– Zaccagni meriterebbe il gol;

– La Samp ci prova con il tandem Quagliarella e Caputo, 74 anni in due;

– Vogliamo entrare in porta con tutta la palla e non va bene;

– Provedel su Rincon: altra parata che vale;

– Teniamo la gara in bilico, pur essendo più forti, e la cosa ci inquieta;

– Siamo in debito di ossigeno: qualcuno – dal vicino porto – ci presti qualche bombola da sub;

– Entrano forze fresche;

– Gila sbaglia posizione in due azioni: speriamo sia stato per l’emozione del debutto;

– Non la chiudiamo e la beffa e’ dietro l’angolo;

– E al minuto 91 ecco il patatrac: Marusic e Patric si addormentano e Gabbiadini la imbusta;

– La legge del calcio si conferma anche a Marassi: se non segni, se sprechi un mucchio di occasioni vieni poi punito…






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