Lapo De Carlo, direttore di radionerazzurra.it e del portale linterista.it è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per parlare della sfida tra Lazio e Inter di questa sera.




Ho cercato di far capire ai tifosi dell’Inter che hanno ambizioni importanti è che questa sfida spesso finisce in modo spiacevole. L’anno scorso l’Inter ha giocato meglio della Lazio per un’ora, poi si è innervosita e sfilacciata e dopo il rocambolesco gol con Dimarco a terra sono nate tante polemiche. Quello che ricordo bene è che gli interisti se la sono presa maggiormente con l’atteggiamento della squadra dopo quella partita. Bisogna avere maturità, in Italia spesso c’è il gusto della polemica fine a sé stessa.

Oggi l’Inter dovrebbe essere più forte dell’anno scorso, con Lukaku e giocatori con maggiore consapevolezza come Dumfries. Il punto debole è forse la fascia sinistra, né Dimarco né Gosens sono Perisic ma un anno in più di esperienza per Inzaghi può essere un fattore importante. La storia dell’Inter però parla chiaro: l’Inter ha sempre vinto con dei generali, Herrera, Trapattoni, Mourinho, Conte, mai con i tenenti. All’Inter non vincono le brave persone, devi creare uno Stato nello Stato: l’Inter in questo momento è in un limbo, non é un club dell’élite mondiale ma condivide le ispirazioni delle più grandi

L’Inter secondo me non ha perso lo Scudetto a Bologna, come in molti hanno detto, ma perché tra febbraio e marzo ha avuto un incrocio pesantissimo di partite, dopo Juve, Milan, Roma e Liverpool è arrivato il Sassuolo affrontato completamente da sgonfi. Poi dopo il ritorno col Liverpool due pareggi contro Genoa e Fiorentina: è lì che l’Inter perde lo Scudetto. Inzaghi l’anno scorso aveva ottime giustificazioni, ha avuto una squadra sgusciato come un avocado, col mercato che ha tolto Hakimi e Lukaku e il destino Eriksen. In più l’addio improvviso di Conte ha generato una situazione difficile, di precarietà da sistemare in corsa. Inzaghi però sa che a Milano si lavora sotto pressione, sono in tanti a dire che se Inzaghi non vince lo Scudetto potrebbe andare, ma come si dovrebbe giudicare un quadriennio con tre secondi posti ed un primo? Il tecnico però ha maggiori strumenti rispetto all’anno scorso, questo aumenta le aspettative.




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