Si è svolto presso il Museo dei Granatieri l’atto iniziale della mostra “Uniformi e Casacche” organizzata congiuntamente dall’Esercito Italiano e dal Lazio Museum, dedicata alle divise da gioco della storia della Lazio in un parallelo storico con le divise militari italiane.




Due le aree museali sono state articolate in due sezioni: la prima concerne il periodo 1900-1948, partendo dalla prima maglia indossata dagli atleti della Lazio, attraversa idealmente i due conflitti bellici mondiali ed arriva all’entrata in vigore della Costituzione Italiana del 1948. La seconda prende spunto dalla conquista della Coppa Italia del 1958, sorvolando le epoche successive ed arrivando fino ai nostri giorni.

Hanno dato il via alla mostra, elegantemente presentata da Stefano Pantano, l’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, Alessandro Onorato, e Anna Falchi, madrina dell’iniziativa. Presenti per il Lazio Museum l’avv. Gian Luca MignognaEmiliano Foglia e Gabriele Betti, nonché, tra i tanti, Toni MalcoJuan Bernabè con l’inseparabile Aquila Olympia, il Consigliere Regionale Daniele Ognibene, Alessandro Cochi, il Consiglio Direttivo del Comitato Consumatori Lazio, i padroni di casa del Museo dei Granatieri con in testa il Colonnello Orazio Berlinghieri e non ultimo il Presidente della Lazio Claudio Lotito.

Per il Lazio Museum presenti Emiliano Foglia, il presidente Gabriele Betti e l’avv. Gian Luca Mignogna, che ha ricordato la rivendicazione dello Scudetto 1915:

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Anche il presidente della Lazio, Claudio Lotito è intervenuto all’evento: “Come presidente della Lazio era mio dovere esser presente. La Lazio rappresenta tanti anni di passione di tutti i propri tifosi. Dal 1900, la prima squadra della Capitale. Abbiamo dato un tributo di sangue nelle varie situazioni belliche. La mia presenza un atto dovuto, oltre che un piacere e un orgoglio di poter rappresentare questi colori anche all’interno di un sistema militare che è stato un vanto della nazionale e per il quale, come dicevo, hanno dato un forte tributo, anche di sangue, i nostri campioni”.

Sono 19 anni che faccio il presidente. Ciò che mi rende più orgoglioso? Sicuramente la certezza che questa sia ormai una società stabile, che non ha più alcun problema ed è proiettata nel futuro con la logica di crescita. Il passato serve come esperienza per evitare di commettere situazioni che possono non essere apprezzate. Futuro sarà proiettato in una logica di competizione e di poter assurgere a un ruolo importante nel calcio europeo”.

L’obiettivo della prossima stagione è fare sempre meglio. I risultati si centrano, non si annunciano. Ricorso della Figc respinto? Non faccio commenti. Mercato? Non si fanno regali, si organizza una squadra che sia più competitiva di quella dello scorso anno. Abbiamo avuto un periodo d’assestamento con una guida tecnica e un assetto tattico completamente diverso. Stiamo costruendo la squadra all’insegno di quello che è il nuovo assetto tecnico e con la possibilità di poter competere alla pari con tutti”.






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