È passata una settimana ma sembrano anni, nessuno se lo ricorda. È una vergogna”. A cosa si riferisce Marco Sommella, agente di Immobile insieme ad Alessandro Moggi?




Alla poca rilevanza mediatica che ha ricevuto il capitano della Lazio, fresco vincitore del titolo di capocannoniere della Serie A: è la quarta volta che vince la classifica marcatori in Italia, è un record per un calciatore azzurro. “E invece ha avuto la stessa risonanza di una doppietta nell’amichevole del giovedì”, aggiunge Sommella in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com. “Non me lo spiego, è una vergogna. Quando c’è da puntare il dito contro di lui sono tutti pronti a farlo, mentre quando c’è da sottolineare un fatto eclatante, che è oggettivo ed è sotto gli occhi di tutti, nessuno lo fa. Sembra che lo abbia fatto in un campionato d’Eccellenza, con tutto rispetto. Forse molte persone sono in malafede”.

Ciro è un ragazzo che andrebbe messo in una campana di vetro, è uno degli unici attaccanti veri che abbiamo. Proprio l’altro giorno chiedevo a dei miei amici di ricordarmi uno che può vantare i suoi numeri: non c’è. Le chiacchiere stanno a zero, i numeri resteranno per sempre. A Ciro gliel’ho detto che la grande maggioranza dei tifosi, non i laziali ovviamente, solo tra 7-8 anni si renderà conto di quello che ha fatto. Già è difficile vincere una volta la classifica marcatori di Serie A, figuriamoci quattro. Però molti vanno dietro a chi fa 3 gol in B o segna le prime volte in A”.






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