di Fabio BELLI

“La malattia è la vita stessa”, disse una volta Franz Kafka: la Lazio butta via una prestazione gagliarda con una disinvoltura che forse dice molto di più dell’essenza di questa squadra rispetto a quanto la possano inquadrare i giudizi individuali. Ora non mollare è l’unica chiave per non gettare alle ortiche i progressi fatti.

Strakosha 6: Può far poco o nulla sui gol subiti, notevole comunque la parata su Politano che tiene a galla la squadra.

Marusic 5.5: Continua a lasciare varchi invitanti sulla destra: pur distinguendosi in alcune sovrapposizioni, difensivamente sembra involuto.

Luiz Felipe 6: Oggi più attento del solito, anche se preda delle solite sbavature occasionali.

Patric 5: Avrebbe giocato una partita da 7, ma la leggerezza che regala il vantaggio al Napoli è quella che, purtroppo e a conti fatti, rovina la partita. (dal 39’st Acerbi Senza voto:  recupero importantissimo viste le condizioni della Lazio attuale).

Radu 6: Soffre quando Politano lo punta ma opera anche un paio di salvataggi niente male, continua a rivelarsi più affidabile di Hysaj. (dal 26’st Hysaj 5: ecco, appunto. Una ne pensa e cento ne fa, tutte male, sembra entrato in confusione al di là di limiti e demeriti, anche col Porto era entrato male in gara).

Milinkovic-Savic 6.5: Nel finale di partita sembra uno dei più stanchi, aveva giocato comunque un grande primo tempo, dispensando giocate di livello come al solito.

Lucas Leiva 6: Quando cala di tono la squadra sbanda paurosamente, è ancora indispensabile pur non potendo più garantire 90′ a ritmi forsennati. (dal 39’st Basic Senza voto).

Luis Alberto 6: E’ costantemente nel vivo del gioco, pur sbagliando qualche appoggio di troppo. Peccato per l’occasione da gol clamorosamente sciupata a inizio gara, che avrebbe potuto cambiare il match.

Felipe Anderson 7: E’ un altro da qualche partita, al di là delle generosità in fase offensiva si fa apprezzare per un paio di recuperi difensivi un tempo impensabili per uno come lui. (dal 20’st Pedro 7.5: Il gol del momentaneo pari una giocata da campione assoluto che avrebbe meritato ben altro finale. Resta il gioiello di questa stagione pazza e sfortunata).

Immobile 6: Anche lui poteva far meglio sulla seconda palla gol di giornata, gioca la solita partita di grande generosità pur non essendo al 100% della condizione.

Zaccagni 6: Stavolta più fumo che arrosto, ma va detto un gran bel fumo, col Napoli che deve comunque tenere gli occhi aperti sulle sue accelerazioni.

L’all. Maurizio Sarri 5.5: La squadra è cresciuta eccome, ma l’impressione è che anche il manico non lavori più di tanto su quei difettucci che stanno costando punti sanguinosi, finora i gol incassati all’ultimo minuto contro Atalanta, Udinese e Napoli hanno portato via l’Europa. Scelleratezze che offuscano la bellezza.

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