di Alessandro DE CAROLIS
Ecco le pagelle di Lazio-Bologna, match valido per il 25° turno di Serie A. Sugli scudi Zaccagni, Immobile ma anche Luis Alberto e Lazzari. Ottima prova corale dell’intera squadra dopo la figuraccia di Coppa Italia.
Strakosha 6: spettatore non pagante, si sporca giusto un po’ i guantoni con gli unici due tiri innocui del Bologna. Però almeno offre garanzie, reattività e tranquillità rispetto a Reina.
Lazzari 7.5: tanto bravo quanto sfortunato questo ragazzo. La prestazione di oggi mette Sarri con le spalle al muro. Perché il numero 27 biancazzurro è di 2 categorie superiore a Hysaj. Con lui la fascia viene arata per 90’ offrendo più soluzioni offensive. Splendido l’assist per Zaccagni sul gol del 3-0. Speriamo che l’infortunio non sia grave, serve come il pane.
Luiz Felipe 6.5: Arnautovic non vede praticamente mai il pallone grazie alla sua marcatura. Sempre in anticipo, sempre sul pezzo. Trovando più continuità nelle prestazioni potrebbe diventare un campione. Ora però serve chiarezza immediata sul rinnovo.
Patric 6.5: come con la Fiorentina, merita stessa pagella e stesso commento di Luiz Felipe. Annullano del tutto il duo Arnautovic-Orsolini. Prestazione convincente (dal 78’ Radu 6: colleziona l’ennesima presenza senza sbavature).
Marusic 6.5: insuperabile in fase difensiva. Soriano non riesce mai a vincere un duello con il montenegrino. Come difensore, la sua prestazione è da 10 e lode, ma pecca come sempre nell’accompagnare la fase offensiva.
Leiva 6.5: sufficienza piena per la diga biancazzurra, dimostrandi di essere in un buon momento, soprattutto fisico. Se sta bene merita di essere il titolare (dal 66’ Cataldi 6: ordine e velocità di scambio al servizio della squadra).
Milinkovic 6.5: prestazione concreta. Senza grandi acuti ma con buoni suggerimenti. Nel primo tempo un suo tiro dalla distanza impegna Skorupski in allungo (dal 83’ Basic sv: per lui, pochi minuti di ordinaria amministrazione).
Luis Alberto 7: sette come gli assist in campionato per il numero 10 biancazzurro. Come due anni fa, sta tornando ad essere l’uomo delle palle-gol per la squadra. Il filtrante per il raddoppio di Zaccagni è un’opera d’arte, qualcosa da far vedere nelle scuole calcio.
Pedro 6.5: anche in prestazione non esaltanti come oggi, lui ci mette sempre l’anima in campo. Giocatore troppo importante, difficile che sbagli una partita (dal 66’ Felipe Anderon 6.5: entra con la giusta mentalità portando scompiglio nelle maglie difensive rossoblu).
Immobile 8: si porta a -1 da Silvio Piola nelle segnate in massima serie con la maglia biancazzurra. Gli bastano due gol per superare senza se e senza ma una leggenda del calcio italiano. Rigore perfetto, angolato e potente da non aver lasciato scampo a Skorupski. Non sembra aver risentito dell’infortunio alla caviglia di pochi giorni fa. Da vero capitano non molla mai, segna e lotta a tutto campo. Immenso.
Zaccagni 8.5: Due gol fatti e si procura il rigore dell’uno a zero. Mette quindi lo zampino in tutti i gol della Lazio, e non solo. Finalmente ritrova quel feeling con il gol dimostrato negli anni di Verona, unico neo di questi mesi laziali. Senza dubbio il migliore in campo, pee distacco netto. Sei gol in campionato, ha superato il suo record di cinque reti nell’anno 2020/2021. Seconda doppietta dopo quella con la maglia del Verona nella prima giornata di campionato (dal 78’ Raul Moro 6.5: va vicinissimo al suo primo gol in Serie A in un uno contro uno con Skorupski, deve crescere ma le potenzialità ci sono tutte).
Sarri 8: una prova così convincente offre al tecnico toscano diverse certezze e conferme: Lazzari sta all’oro zecchino come Hysaj sta al metallo grezzo, servirebbe inserirlo sempre nella migliore formazione (limitandone il turnover ai soli casi di squalifica o infortuni). Strakosha è un portiere, mentre Reina è un citofono, e Luis Alberto non si discute. I “blackout” visti a Milano non sono per un calo fisico, ma soltanto mentale. C’erano anche nell’era Inzaghi, ma mai così tanti e ravvicinati. La cosa migliore di oggi è aver ottenuto il 4° clean sheet consecutivo (record di Pioli nell’anno 2015) ed il 6° posto in solitaria.