di Alessandro DE CAROLIS
MILAN-LAZIO 3-1
Marcatrici: 7′ Visentin (L), 38′ Piemonte (M), 88′ Stapelfeldt (M), 93′ Andersen (M)
MILAN (3-4-3) – Giuliani; Codina, Agard, Fusetti; Guagni (86′ Stapelfeldt), Jane, Grimshaw, Tucceri Cimini (54′ Andersen); Thomas (72′ Longo), Piemonte, Bergamaschi A disp.: Babb, Beka, Boureille, Premoli, Miotto, Dal Brun All.: Maurizio Ganz
LAZIO (4-3-3) – Ohstrom; Pittaccio, Foerdos, Groff, Heroum; Castiello, Ferrandi (69′ Di Giammarino), Cuschieri; Fridlund (88′ Vigliucci) , Visentin, Labate (67′ Pezzotti) A disp.: Natalucci, Guidi, Savini, Le Franc, Santoro, Vigliucci, Chukwudi All.: Massimiliano Catini
NOTE – Ammoniti: 50′ Codina (M) Recupero: 4’st
Arbitro: Enrico Gigliotti
Assistenti: Cipolletta – Cesarano
IV Uomo: Mancini
Arriva la settima sconfitta in trasferta, ancora una volta la Lazio Women cade nei minuti finali. Nessuna squadra in Serie A subisce più gol negli ultimi 15′. È chiaro che ormai c’è un problema di concentrazione oltre che fisico. Anche con l’Inter nell’ultima partita di campionato, la squadra crolló a ridosso del triplice fischio finale. C’è tanta amarezza perché le biancazzurre sono andate subito in vantaggio con Visentin al 7′. Il pareggio rossonero arriva al 38′ con Piemonte. Nella ripresa la partita è nelle mani del Milan, con Alia Guagni come migliore in campo. Le ospiti ai difendono molto bene puntando sulle ripartenze. Col passare dei minuti il mister rossonero mette sempre più attaccanti per cercare la vittoria. Il campanello d’allarme per mister Catini arriva al 86′ con il gol annullato al Milan per una carica su Ohstrom. Infatti al 88′ le padrone di casa trovano il gol del vantaggio con Stapelfeldt. Una deviazione di testa sul tirocross arrivato dalla sinistra. È un vero ko mentale visto il gol del 3-1 al 93′ di Andersen.
C’è anche il problema di alcune scelte tattiche di mister Catini. Arianna Pezzotti deve giocare dal 1′ e magari non sull’esterno (dove comunque è nata da lei la migliore azione nella ripresa). Serve riportarla nel suo vecchio ruolo di centrocampista e sfruttare i suoi inserimenti (anche perché i suoi numeri realizzativi parlano per lei).
