In un’intervista al ‘The Guardian’ Sven Goran Eriksson ha ripercorso una delle tappe più importanti della sua carriera, quella degli anni d’oro della Lazio cragnottiana. Il suo percorso in biancazzurro è difficile da dimenticare, perché fatto la storia del club ed ha permesso allo stesso tecnico svedese di salire alla ribalta europea.
Ecco uno stralcio dell’intervista:

“Alla Lazio è stato il periodo migliore della mia carriera. Ho vinto sette trofei in meno di quattro anni. Quando ho detto sì all’Inghilterra, Nesta è venuto da me dicendomi di restare. Volevo provare a tenere entrambe le panchine, ma era impossibile e ho rassegnato le dimissioni. Mihajlovic? Pensava di essere il migliore in tutto: miglior sinistro, miglior destro, miglior tiro, miglior velocità. Con lui, calciare una punizione era come tirare un rigore. Il suo sinistro era meglio del destro di Beckham”.

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