di Claudio Chiarini

«So che siamo bloccati dall’indice di liquidità, che non capisco cosa sia». Maurizio Sarri ha il pregio di non utilizzare mezzi termini. Claudio Lotito, dal canto suo, vuole che la Lazio si autofinanzi. In estate per sbloccare gli acquisti fu costretto a elargire un prestito al club. Ora il tecnico, cui il presidente vuole affidare il futuro, grida ai quattro venti che il gruppo squadra ha necessità di rattoppi e riparazioni. Se analizziamo la rosa, infatti, troviamo molti buchi in diversi ruoli. «A livello numerico siamo tanti, ma qualcuno non è assolutamente adatto per giocare nel mio 4-3-3», avverte Sarri.

Promossi e Bocciati

In porta Reina e Strakosha, entrambi in scadenza.
Difensori centrali: 2 titolari, Acerbi e Luiz Felipe, il secondo in scadenza; la prima riserva, Radu, ha 35 anni; la seconda riserva, Patric, quando gioca, a volte, ne combina più di Carlo in Francia; la terza riserva, Vavro, fa solo numero.
Terzino sinistro: non pervenuto, e Kamenovic, che il ds Igli Tare vorrebbe a tutti i costi rendere operativo, è già stato bocciato da Sarri durante il ritiro estivo.
Terzino destro: 2 presenti, Hysaj e Marusic, a turno utilizzati per tappare la voragine a sinistra.
Mediani/Registi: 2, Leiva e Cataldi, il minimo indispensabile.
Centrocampisti centrali/Mezze ali: 3, Milinkovic-Savic, Luis Alberto e Basic, poiché Akpa Akpro viene schierato solo quando occorre raschiare il fondo del barile.
Attaccante destro: è il ruolo in cui la Lazio è messa meglio, potendo contare su 2 titolari del calibro di Pedro e Felipe Anderson, nonché sulla speranza diciassettenne Romero.
Attaccante sinistro: c’è il solo Zaccagni, con Pedro pronto a ricoprire anche questo ruolo, oltre all’acerbo Moro.
Centravanti: Immobile, un nome una garanzia, alle cui spalle latita il fantasma del “Pirata” Muriqi.
Infine Lazzari, che Sarri ha provato a convertire in terzino e che ora è finito nella lista dei cedibili per tentare di fare cassa.

Quindici in vendita

Lista che (partiti Escalante, Rossi e Jordan Lukaku in prestito), comprende ben 15 giocatori, la maggior parte parcheggiati nel centro sportivo di Formello ad allenarsi in vista di tempi migliori.
Oltre ai già citati Patric, Vavro, Akpa Akpro, Muriqi e Lazzari, sul mercato ci sono: Adamonis, Durmisi, Jony, Dziczek, André Anderson, Adekanye, Lombardi, Jorge Silva, Falbo e Cerbara.
In sintesi Sarri, considerando gli uomini che ritiene più o meno adatti al proprio 4-3-3, può contare attualmente solo su 14 giocatori di movimento e due portieri.
La coperta non è corta, è cortissima.

I “colpi” di Tare

Ma che sembianze ha il problema dell’indice di liquidità che sta facendo annaspare la Lazio? Somiglia molto al volto di 4 giocatori: Muriqi, Vavro, Durmisi, Akpa Akpro e alle cifre che sono costati. Come valori di riferimento prendiamo le quotazioni del sito transfermarkt.it: il valore stimato del giocatore al momento dell’acquisto; il prezzo al quale è stato comprato; l’attuale valore stimato del giocatore.
Muriqi: valore stimato 12 milioni; pagato 19,92 milioni; valore attuale 6 milioni.
Vavro: valore stimato 6 milioni; pagato 10,5 milioni; valore attuale 3 milioni.
Durmisi: valore stimato 5 milioni; pagato 7,5 milioni; valore attuale 0,6 milioni.
Akpa Akpro: valore stimato 0,6 milioni; pagato 12,7 milioni; valore attuale 3,2 milioni.
Tirando le somme, 4 giocatori che avevano un valore complessivo di 23,6 milioni sono stati pagati 50,62 milioni e attualmente si sono deprezzati fino a valere 12,8 milioni.
Teoricamente, perché trovare squadre disposte a pagarli tanto si sta rivelando impresa impossibile.
La soluzione più facile per liberarsene è quella del prestito con diritto di riscatto, formula scarsamente utile ai fini della liquidità.

I “crucci” di Sarri

Da questi semplici conteggi si evince la principale causa del problema “indice di liquidità” che tanto corruccia Sarri, il quale ha detto di accettare il rinnovo del contratto (“se arriva lo firmo”), ma rendendosi pienamente conto delle difficoltà che dovrà affrontare in biancazzurro: «Penso che un mercato non ci basti e quindi sarebbe importante cominciare a intervenire subito, perché poi dover fare tutto in estate potrebbe essere complicato».

(Fonte: TuttoSport)

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