di Alessandro DE CAROLIS

Ecco le pagelle di Sampdoria-Lazio, match valido per il 16° turno di Serie A. Sugli scudi Immobile e (in parte) Milinkovic. Strakosha supera idealmente Reina,  gettando le basi per un posto da titolare e magari un rinnovo contrattuale.

Strakosha 7,5: finalmente un portiere che para! Prestazione superlativa con almeno tre parate miracolose. Incolpevole sul gol di Gabbiadini al 89’, a cui ne toglie un altro già fatto al 60’ su un colpo di testa ravvicinato. Merita il rinnovo e, almeno quest’anno, il posto da titolare in ogni competizione, fino alla fine del campionato. The wall.

Hysaj 6.5: dimostra anche oggi che giocando sulla destra si trova a suo agio. Molto bene nel primo tempo quando accompagna a più riprese la fase offensiva. Cala nella ripresa insieme a tutta la squadra, commettendo qualche sbavatura.

Luiz Felipe 7: dopo due partite da film horror torna a dimostrare il suo vero valore. La difesa, dopo l’espulsione di Milinkovic, regge l’urto dell’assalto blucerchiato e lui è sempre puntuale in ogni intervento.

Acerbi 7: attendo e lucido nel momento peggiore della partita. La difesa questa sera dimostra, se aiutata, di poter dare di più rispetto agli ultimi svarioni. Ace aiuta anche la squadra a salire, proponendosi spesso in avanti.

Marusic 6,5: Dopo una frazione tranquilla a buoni livelli, nella ripresa cala e soffre quando deve marcare un cliente scomodo come Candreva. Non è un caso che le azioni più pericolose della Sampdoria, tra cui quella del gol di Gabbiadini, arrivino da quella parte.

Cataldi 6.5: buon primo tempo, detta bene i tempi ed è attento nelle coperture. Con l’espulsione di Milinkovic, senza quindi la sua fisicità, fatica a tenere per mano la squadra. Motivo per cui Sarri opta per il cambio qualche minuto dopo (dal 64’ Leiva 6.5: la sua esperienza serve come il pane per traghettare la squadra nel momento più difficile della partita).

Basic 7: uno dei pochi a farsi valere anche nel secondo tempo. Dimostra di essere un ottimo centrocampista, presente in entrambe le fasi. Ha buona lettura nelle azioni, tanta grinta e almeno quattro polmoni.

Milinkovic 6,5: croce e delizia a Marassi. Passa dal 10 del primo tempo al 3 del secondo, un voto matematico. Apre le marcature con un sinistro a giro sul primo palo, confeziona un pregevole assist per Immobile, ma offre una prestazione maiuscola a tutto campo. Poi prende un doppio giallo inutile quanto sciocco, visto il risultato di 3 a 0. In situazione di pareggio o sconfitta si può capire e tollerare, ma non con un risultato così netto. Brutto modo per festeggiare il nuovo record, superato Nedved come centrocampista più prolifico della storia della Lazio.

Pedro 6,5: non segna e non fa assist ma merita comunque un buon voto. Sempre pericoloso, sempre in movimento costante, senza dare punti di riferimento. Un giocatore che va oltre la sua carta d’identità. È un vino che col passare degli anni acquista anzi più sapore (dal 64’ st Felipe Anderson 6: la benzina nelle gambe è in completa riserva. Non sprinta nemmeno nella mezz’ora finale concessagli. Guarda Ciervo crossare in mezzo senza opporre la minima resistenza).

Immobile 8.5: con la doppietta si tiene al comando della classifica dei cannonieri della Serie A, insieme a Dusan Vlahovic. Due gol alla “Ciro”, semplicemente devastante. È il faro della Lazio, e non a caso senza di lui la Lazio non va al tiro nella ripresa (dal 46’ Muriqi 5,5: una semi-sufficienza di incoraggiamento, proprio come i cori ricevuti dai laziali presenti al Marassi. Ma fatica ancora molto nel mettersi in luce, anche nei fondamentali, nel dimostrare di poter valere la cifra spropositata spesa la scorsa estate).

Zaccagni 8: sta tornando il giocatore tanto ammirato al Verona. Salta l’uomo più volte, tanto che i blucerchiati sono chiamati al fallo in più occasioni. Spina nel fianco nella difesa per tutto il primo tempo, fornisce ben due assist vincenti. Nella ripresa gioca ancora bene, poi finisce la benzina nelle gambe e viene sostituito (dal 78’ Lazzari sv).

Sarri 7: arriva la seconda vittoria esterna della stagione dopo un lungo digiuno, l’ultima vittoria risaliva alla prima giornata di Serie A al Castellani di Empoli. Stesso risultato di oggi (1-3) ma conquistato in maniera più semplice. La squadra gioca un primo tempo perfetto, con corsa e tanto bel gioco. Nella ripresa un calo netto, drastico a cui occorre trovare un rimedio.

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