di Alessandro DE CAROLIS

IRLANDA DEL NORD – ITALIA 0-0

Irlanda del Nord (3-5-2): Peacock-Farrell; Cathcart, Evans, Flanagan; Dallas, McCann, Davis, Saville (72′ Evans), Lewis; Magennis, Whyte (72′ Washington). A disp: Hazard, Southwood, Ferguson, Brown, Bradley, McGinn, Evans, Jones, Gaibraith, Washington, Taylor. All: Baraclough

Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Acerbi, Emerson Palmieri (80′ Scamacca); Tonali (46′ Cristante), Jorginho (68′ Locatelli), Barella (64′ Belotti); Berardi, Insigne (68′ Bernardeschi), Chiesa. A disp: Cragno, Meret, Zappacosta, Ferrari, Mancini, Locatelli, Pessina, Cristante, Bernardeschi, Scamacca, Belotti, Raspadori. All: Mancini


Non ci sono parole per descrivere quanto accaduto questa sera. I campioni d’Europa non riescono a segnare nemmeno un misero gol ad una squadra, con tutto il rispetto per l’Irlanda del Nord, composta da giocatori di 2ª e 3ª categoria britannica. Già questo potrebbe bastare per esprimere la vergogna provata da ogni singolo tifoso italiano. In un girone facile e abbordabile come questo, però, l’Italia è riuscita nell’incredibile “impresa” di doversi giocare la qualificazione ai play-off di marzo. Pesa come un macigno quell’uno a uno casalingo contro la Bulgaria e i due rigori sbagliati con la Svizzera, soprattutto quello che è costato lo 0-0 all’Olimpico. Jorginho è solo uno dei tanti chiamati sul banco degli imputati. Ci sono le grosse colpe del commissario tecnico Roberto Mancini, di buona parte della squadra e della stampa nazionale. Quest’ultima ora a chi darà la colpa di questo scempio, visto che Ciro Immobile non è sceso in campo? Senza il centravanti azzurro, in realtà, i fatti dicono che l’Italia non vince, non convince e soprattutto non riesce a segnare con gli altri attaccanti. I tanto acclamati Chiesa, Belotti, Scamacca e Raspadori dove sono? La verità è che, senza Immobile, lì davanti c’è il vuoto tecnico assoluto, tanto che bisogna giocare con una sorta di sterile “falso nueve”. Solo una cosa ora è certa: Mancini dovrà trovare un modo per giocare su Immobile ed esaltarne le caratteristiche. Senza dimenticare che l’attaccante laziale sono anni che segna gol a grappoli, che conquista primati su primati e che è il capocannoniere indiscusso del campionato italiano. La Scarpa d’Oro 2020 è l’unica certezza per andare ai Mondiali, checché ne dicano certi quodiziani a trazione antilaziale. Queste tre gare senza di lui lo hanno dimostrato, la scarsa qualità dell’attacco azzurro è fin troppo evidente, perché il numero 17 della Lazio se non segna, ed è raro, come minimo è capacissimo ad aprire varchi per i suoi colleghi di reparto ed a favorirne le proiezioni offesnsive. Sbagliare è umano, ma perseverare sarebbe diabolico. Come non qualificarsi ai prossimi Mondiali in Qatar…

LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.