di Alessandro DE CAROLIS

Ecco le parole di Claudio Lotito riguardo l’infortunio di Ciro Immobile. Un’assenza pesante per la Lazio nel mese decisivo tra campionato ed Europa League. Salterà sicuro la Juventus, la Lokomotiv Mosca e quasi sicuro il Napoli. Un mese di stop, a meno che non avvenga un recupero lampo.

 “Purtroppo è accaduto e accade spesso che i miei giocatori hanno situazioni di salute poco compatibili con la possibilità di giocare. Lo staff della Federazione ha ritenuto che non fosse nelle condizioni di poter giocare, cosa che anche noi abbiamo riscontrato, ed è tornato indietro. Noi come Lazio abbiamo un’assistenza particolare, siamo abituati a prevenire certe situazioni. Abbiamo pochi infortuni e cerchiamo di prevenire ogni situazione, ma quando i giocatori passano tra le mani di altri staff si possono verificare situazioni che forse potevano essere evitate”. 

“Non mi sono meravigliato perché noi abbiamo una conoscenza immediata delle situazioni. Il medico mi ha avvisato subito del problema in Nazionale. Noi abbiamo non un solo medico, ma uno staff ampio con diversi professionisti per ogni ambito. Ci sono tanti elementi che incidono su una performance. Immobile è tornato con un edema che non consente di valutare immediatamente l’entità del problema. Ora stiamo facendo riassorbire l’edema e poi faremo i test necessari per verificare la situazione. Io non so come si sia allenato a Coverciano, a parte o no si è comunque allenato. Potrebbe anche essere che non dove allenarsi. Se fosse stato già infortunato sicuramente non sarebbe partito, noi l’avremmo impedito. A noi non risultavano problemi né dal punto di vista medico, né da quello clinico, né da quello della volontà del giocatore. Noi abbiamo saputo tutto quando era già partito. Non è la prima volta che queste cose succedono, ma io non devo parlare con nessuno. Ognuno ha le proprie competenze, io mi attengo al mio ruolo di presidente della Lazio. E in questo senso cerco di mettere in atto tutte le azioni che sono volte a prevenire inizialmente ed eventualmente a curare ogni problematica”.

“Bisogna ripensare il sistema calcistico sulle base delle esigenze mediatiche e commerciali ma anche fisiche. I ritmi sono totalmente cambiati, è un calcio in cui l’individuo spende molto dal punto di vista fisico e mentale, che incide molto. Servono meccanismi che consentano il recupero psico-fisico degli atleti. Chiaramente giocare a breve distanza anche con sistemi di gioco e di carichi di allenamenti diversi possono comportare una discrasia dal punto di vista muscolare e fisico e quindi gli infortuni”. 

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