di Fabio BELLI

“This world’s an ugly place, but you’re so beautiful, cantavano i Blink 182 in “Going away to college”. Nelle peggiori condizioni ambientali possibili la Lazio mantiene identità e carattere, strappando un pareggio che la rende padrona del suo destino nel cammino europeo. Ci sarà tempo per chiedersi come mai, in uno stadio dove servono gli scudi antisommossa per battere un calcio d’angolo, si sia scomodato il Ministero dell’Interno locale per la discesa dei presunti barbari. Resta il dato di una squadra che dopo un primo tempo giocato un po’ nella terra di mezzo, indecisa tra l’attendismo e il pressing alto, si è sbloccata con il gol di Felipe Anderson e poi ha sfruttato il primo errore avversario con Immobile capace di entrare definitivamente nella storia. Il pareggio è frutto delle difficoltà di Milinkovic e degli altri subentrati, ma in uno stadio praticamente Sudamericano, dopo Bergamo, è anche tanta roba.”

FORMAZIONI – Sarri dimostra che ci tiene eccome e chiede uno sforzo in più a Immobile, ripresenta Lazzari sulla destra e rilancia Lucas Leiva a centrocampo lasciando Milinkovic-Savic in panchina, mentre il Marsiglia si affida ai calibri pesanti d’attacco, su tutti Milik e Payet.

LA ZAMPATA DI FELIPE – Parte forte l’OM, una punizione di Payet trova il giro giusto e sfiora la traversa, quindi è ottimo Strakosha nello scendere fulmineo su un colpo di testa di Milik che aveva rubato il tempo a Luiz Felipe. Al 24′ problema per Lazzari e sostituzione forzata con Marusic, mentre alla mezz’ora una sbracciata di Acerbi su Milik viene pizzicata dal VAR: rigore fiscale ma ingenuo, Milik è perfetto nell’esecuzione dal dischetto. Per la Lazio sembra dura ma la squadra di Sarri riesce ad alzarsi al momento giusto e al 5′ di recupero un tentativo di Luiz Felipe deviato da Saliba finisce sui piedi di Felipe Anderson che da due passi non può sbagliare. Gol convalidato grazie al VAR che evidenzia la posizione regolare del brasiliano dopo l’iniziale annullamento.

IMMOBILE, STORIA INFINITA – Al 4′ della ripresa Lazio in vantaggio: Saliba si fa trafiggere da un pallone che scorre verso Immobile, diagonale perfetto del bomber che firma il suo gol numero 160 con la maglia della Lazio, miglior marcatore di tutti i tempi ora in maniera definitiva. Entrano Cataldi e Milinkovic-Savic e proprio il serbo si divora una clamorosa occasione per il tris, anche se successivamente viene segnalato il fuorigioco. Il Marsiglia a tutta birra cerca il pari, Strakosha è reattivo ma al 36′ Payet trova la traiettoria giusta sfruttando una deviazione di Acerbi col pallone che sembrava destinato fuori. Lo stesso Payet coglie la parte alta della traversa con una delle sue bordate, nel recupero errore tremendo di Milinkovic ma Milik spara alle stelle il gentile regalo. 2-2 ottimo a patto di capitalizzarlo nelle prossime partite.

IL TABELLINO

EUROPA LEAGUE

MARSIGLIA-LAZIO 2-2

Marcatori: 32′ rig. Milik (O), 45’+6′ F. Anderson (L), 51′ Immobile (L), 82′ Payet (O)

MARSIGLIA (4-4-1-1): Pau Lopez; Rongier, Saliba, Caleta Car, Peres; Lirola (86′ Gueye), Guendouzi, Kamara (55′ Harit), Under; Payet; Milik. A disp.: Ngapandouentnbu, Mandanda, Alvaro, Balerdi, Gerson, Luis Henrique, Dieng, De La Fuente, Amavi All.: Jorge Sampaoli

LAZIO (4-3-3): Strakosha; Lazzari (26′ Marusic), Luiz Felipe, Acerbi, Hysaj; Luis Alberto (75′ Akpa Akpro), Leiva (52′ Cataldi), Basic (52′ Milinkovic); F. Anderson (75′ Moro), Immobile, Pedro. A disp.: Reina, Furlanetto, Patric, Radu, Escalante, Romero, Muriqi All.: Maurizio Sarri

Arbitro: José Maria Sanchez (SPA)

Assistenti: Raúl Cabañero (SPA) – Iñigo (SPA)

IV uomo: Cesar Soto Grado (SPA). V.A.R.: Juan Martínez Munuera (SPA). A.V.A.R.: Ricardo de Burgos (SPA)

NOTE: 32′ Acerbi (L), 36′ Pedro (L), 44′ Immobile (L), 70′ F. Anderson (L), 79′ Rongier (O), 86′ Harit (O), 90’+5′ Payet (O)

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