di Alessandro DE CAROLIS

Ecco le parole di Maurizio Sarri nella conferenza stampa della vigilia. In vista del doppio impegno contro il Marsiglia, la Lazio deve sfruttare il fattore “casa” per puntare al primo posto del girone. Primato che da quest’anno equivale a due partite in meno, saltando quindi i sedicesimi in cui le seconde sfidano le squadre “retrocesse” dalla Champions League. Strakosha, Lazzari e Luis Alberto dal 1’. Zaccagni in sorpasso su Pedro per affiancare Immobile e Felipe Anderson. Acerbi e Luiz Felipe (squalificati entrambi in campionato) gli unici certi di giocare i 90’.

“Con il calendario attuale l’Europa League diventa una manifestazione infattibile. Una storia difficile. Vediamo come stanno i ragazzi. I veri problemi ci saranno contro il Verona. Non mi preoccupa solo Milik, ma tutto l’OM. Sarà jna partita molto impegnativa”.

“Immobile è uno di quei giocatori di un’importanza così elevata che è difficile pensare a una gestione limitata. Dobbiamo valutarlo volta per volta, nelle tre partite ravvicinate che verranno lo faremo”.

“Sette squadre avranno diciassette partite in cui il riposo sarà raro. La Lega Calcio è sempre disponibile nei miei confronti, vedendo la rapidità con cui mi rispondono. Io penso che ci sia stato una leggerezza nel calendario finale. Ho visto il presidente Del Pino che ha parlato di Premier League, campionato in cui i dirigenti ottengono introiti cinque volti maggiori rispetto a qua. In Premier i club hanno la possibilità di attrezzarsi meglio per le coppe. Paragonare la Premier e la Serie A è come paragonare la NBA al basket italiano”.

“Io per un dito puntato sono stato squalificato due giornate. Ma contro l’Inter sono volate spinte, e ci sono stato altri atteggiamenti intimidatori molto peggiori senza conseguenze. Evidentemente il mio dito fa molta paura”.

“Con l’Inter siamo stati bravi a rimanere in partita dopo aver preso gol. Dobbiamo lavorare di più, tuttavia, per migliorarci giorno dopo giorno”.

“Io voglio pensare che siamo soltanto sfortunati, i nostri arbitri sono preparati. In Premier c’è un rapporto più umano con loro. C’è una diversa mentalità nel valutare la sconfitta per errore arbitrario. Ma secondo me il potenziale della classe arbitrale italiana è superiore rispetto a quella di altri paesi europei”.

“Zaccagni non ha bisogno di rilanciarsi. È stato ostacolato dall’infortunio e dall’influenza. Sta ritrovando il 100% della condizione. Anche se ha giocato pochi minuti, mi ha impressionato contro l’Inter per l’apporto dato”.

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