di Alessandro DE CAROLIS

Ecco le parole di Maurizio Sarri nella conferenza stampa della vigilia. Dichiarazioni molto interessanti che toccano diversi argomenti chiave: dai problemi dentro e fuori allo spogliatoio, un calcio ormai in mano alle nazionali, e delle condizioni pessime del manto erboso dell’Olimpico.

“Non so dirti se c’è stata una reazione o meno nei ragazzi, perché stanno sempre in giro con le nazionali. Si allenano più con loro che con noi. È ormai un calcio che non è fatto per me che sono un uomo di campo”.

“A Bologna abbiamo preso dei gol ridicoli, in maniera paradossale. O da palloni persi ingenuamente o su calcio di punizione su cui abbiamo lavorato mille volte in campo”.

“Radu era indietro fisicamente e ha dovuto recuperare. Negli ultimi giorni l’ho visto meglio. Sarà fondamentale ora che arriveranno tante partite ravvicinate”.

“L’importante per me domani è vedere una reazione e cominciare a gettare delle basi. Noi dobbiamo soprattutto trovare una solidità di base e poi pensare al bel gioco.”.

“Ciro sta bene, stare fermo qualche giorno gli ha fatto bene. I nazionali hanno fatto un solo allenamento con noi. Oggi sarà l’unica occasione per provare qualcosa con il gruppo intero”.

“Dopo le partite con le Nazionali io ho sempre un po’ di paura. Arrivano stanchi, o confusi per aver giocato in altri ruoli o con altre persone. Sono partite con un indice di rischio alto. Ma meglio giocare con l’Inter che una squadra meno blasonata, in modo che le motivazioni aiutino nella prestazione”.

“In questo momento facciamo troppi errori collettivi e individuali. Dobbiamo essere una squadra che sa attraversare dieci minuti di difficoltà senza prendere gol”.

“Delle condizioni del terreno dell’Olimpico se ne sono lamentati tutti. Se ne è lamentato Mourinho persino. Il manto erboso è scadente, non è da alto livello”.

“Trovare una risposta unica su un problema emotivo di trenta persone non è facile. Dobbiamo andare avanti senza concedere niente a nessuno. Il lavoro è l’unica soluzione, solo così si può cambiare mentalità. Sennò si rimane sempre in discorsi generali”.

“Io questa cosa degli scontri diretti tra allenatori ci credo zero. Gli scontri diretti dipendono dalla forza delle squadre che alleni. Inzaghi è un grande allenatore in una squadra forte ancora candidata allo scudetto. Non ti posso passare dell’Inzaghi uomo non conoscendolo, ma come allenatore ha dimostrato negli anni il suo valore”.

“Abbiamo una linea difensiva dove c’è poca comunicazione. Non abbiamo chi guida con decisione chi guida il reparto. Luiz Felipe sta facendo bene ma può elevarsi come conducente della linea”.

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