di Fabio BELLI

Un derby bellissimo, una Lazio bellissima, una vittoria di un’importanza rara: Sarri si riscopre Comandante, per mezz’ora nel primo tempo si è visto il Sarrismo, concetto finora astratto e invece divenuto accecante. Il gol di Pedro è poi una ciliegina il cui gusto si assaporerà con calma, col passare dei giorni. Derby bellissimo anche per una Roma inarrendevole, lo spirito Mourinhiano si è visto tutto ma alla fine il successo è strameritato, stravissuto, straviziato: e Sarri con Olimpia sotto la Curva Nord ha tanto il sapore di futuro che comincia.




FORMAZIONI – Sarri sceglie Marusic sulla destra in luogo di Lazzari e conferma il centrocampo con Lucas Leiva, Milinkovic-Savic e Luis Alberto. Nella Roma c’è El Shaarawy in luogo dello squalificato Pellegrini e Abraham al centro dell’attacco.

PARTENZA FULMINANTE – Splendida partenza della Lazio: al 10′ su pennellata di Felipe Anderson a centro area lo scatto di Milinkovic-Savic è imperioso e i biancazzurri passano in vantaggio, con Rui Patricio che nell’uscita rifila anche una manata molto violenta al serbo che rimedia l’ammonizione. Milinkovic si riprende e al 19′ serve un pallone col contagiri a Pedro su una ripartenza e lo spagnolo rifila il gol dell’ex ai giallorossi. La Roma prova a reagire, al 24′ un break di Mkhitaryan costa l’ammonizione a Lucas Leiva, quindi al 27′ su cross da calcio d’angolo, arrivato dopo una bella parata di Reina su Veretout, Zaniolo di testa colpisce il palo, con il portiere spagnolo che riesce poi a trattenere il pallone. La Lazio si schiaccia un po’ troppo ma nelle ripartenza fa sempre male: Immobile si ritrova il pallone buono per il tris in area ma da posizione defilata sulla destra coglie l’esterno della rete. Errore che la Lazio paga quasi subito, al 41′ ancora calcio d’angolo e Ibanez svetta in mezzo alla mischia, siglando di testa il 2-1. Ultima annotazione del primo tempo, l’ammonizione per Cristante per fallo su Leiva.

SARRISMO, GIOIA E RIVOLUZIONE – La Lazio parte bene anche nel secondo tempo, un incontenibile Felipe Anderson costringe subito all’ammonizione Vina, quindi doppia chance per Immobile, con un tiro al volo particolarmente gustoso ma fuori di poco. La ripartenza azzeccata arriva al 18′, grande cavalcata di Immobile che manda al bar Mancini e Rui Patricio e serve a Felipe Anderson il cioccolatino da mettere in rete. Che ritorno per il brasiliano! Ma non è finita, entrano Cataldi e Akpa Akpro ma quest’ultimo viene pizzicato su un tocco assai dubbio su Zaniolo. E’ rigore e Veretout riapre la partita, che viene salvata da uno strepitoso intervento di Reina su Zaniolo. Nel finale Mourinho tenta la carta emotiva con Zalewski, quindi chance per Immobile e Akpa Akpro per il poker. Ma si chiude con un 3-2 strepitoso per come è maturato e quanto è stato voluto dalla squadra: una grande gioia, una vera rivoluzione.




IL TABELLINO

SERIE A

LAZIO-ROMA 3-2

Marcatori: 10′ Milinkovic (L), 19′ Pedro (L), 41′ Ibanez (R), 63′ F. Anderson (L), 68′ rig. Veretout (R)

LAZIO (4-3-3): Reina; Marusic, L. Felipe, Acerbi, Hysaj; Milinkovic, Leiva (61′ Cataldi), L. Alberto (66′ Akpa Akpro); F. Anderson, Immobile (89′ Muriqi), Pedro. A disp.: Strakosha, Adamonis, Patric, Radu, Lazzari, Escalante, Basic, Romero, Moro. All.: Maurizio Sarri

ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp (82′ Zalewski), Mancini, Ibanez, Vina (82′ Smalling); Veretout, Cristante; Zaniolo (77′ Perez), Mkhitaryan, El Shaarawy (64′ Shomurodov); Abraham. A disp.: Boer, Fuzato, Kumbulla, Calafiori, Diawara, Bove, Darboe, Mayoral. All.: José Mourinho

Arbitro: Marco Guida (sez. Torre Annunziata)

Assistenti: Meli – Peretti

IV ufficiale: Di Bello. V.A.R.: Irrati. A.V.A.R.: Longo

NOTE: Ammoniti: 10′ Rui Patricio (R), 25′ Leiva (L), 45’+1′ Cristante (R), 48′ Vina (R), 87′ Cataldi (L), 87′ Veretout (R). Recupero: 1′ pt, 5′ st






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