Riccardo Cucchi è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per commentare la prima giornata di campionato e la vittoria della Lazio ad Empoli all’esordio:




La Lazio ad Empoli mi è piaciuta e in alcuni momenti mi ha anche divertito in maniera particolare. La squadra è ancora un cantiere aperto, l’ha detto anche Sarri, ci vorrà pazienza e ci vorrà ancora lavoro, il tecnico ha bisogno di tempo per il suo lavoro molto particolareggiato e dovrà avere il tempo che altri non hanno avuto la voglia di dargli, penso ad esempio alla Juventus.

Pedro mi ha sorpreso. Lo conosco molto bene avendo seguito da vicino la Spagna che vinse gli Europei e i Mondiali, è chiaro che dopo molto anni e dopo una stagione tormentata con la Roma vederlo così pronto mi ha sorpreso, il dato anagrafico pesa ma ho visto la qualità alla quale ci aveva abituato.

Felipe Anderson sta studiando e sta cercando di capire la filosofia di Sarri. Vedremo alla fine della campagna acquisti come si completerà il tridente, sicuramente Pedro, Immobile e Felipe Anderson insieme possono essere la chiave di volta della personalità offensiva della Lazio di Sarri. Il tecnico vuole squadre protese in attacco ma anche capaci di difendere, a Empoli si sono viste cose da sistemare ma sicuramente il tecnico vorrà una squadra a trazione anteriore, con un tridente capace di metabolizzare schemi e movimenti in grado di far divertire chi guarda la Lazio.




L’assenza del pubblico ha pesato per la Lazio che è una squadra di grande sensibilità e che rispondeva ai suoi tifosi: il ritorno allo stadio della gente, anche se in condizioni non complete, darà una carica in più di cui la squadra ha bisogno.

Luis Alberto con Sarri potrebbe non godere della stessa libertà offertagli da Inzaghi, ma va detto che Sarri ama i giocatori di qualità e sono convinto che lo spagnolo potrà diventare una pedina importante per il tecnico laziale, che l’ha paragonato ad Hamsik per affiancarlo a quello che era un uomo chiave del suo Napoli. Al momento Milinkovic-Savic, che è stato sontuoso ad Empoli, mi sembra il campione che ha già capito cosa vuole l’allenatore e come essere un leader di questa squadra: se a un Milinkovic così si aggiungerà anche un Luis Alberto ai massimi livelli, allora la Lazio sarà davvero in grado di divertirsi e divertire.

Più che gli errori di Szczesny sui quali secondo me si è messo troppo l’accento mi ha colpito il calo che ha avuto la Juventus nel secondo tempo, Juve che secondo me ha perso quella caratteristica che in Italia l’aveva resa invincibile negli ultimi anni, cioè il carattere e il temperamento, forse smarrito negli anni con Sarri e col “pasticcio-Pirlo”, come mi permetto di definirlo con grande dispetto. Ottima Inter, al netto di un Genoa pieno di problemi. Napoli non bellissimo ma pragmatico così come l’Atalanta, mi ha convinto la Roma: si vede già la voglia di Mourinho di impostare un gioco di rimessa efficace, già visto nei suoi anni all’Inter. Vedremo il Milan ma non dimentichiamo che si sono giocati solo 90′, una sola partita e molte cose andranno riviste e valutate in futuro.






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