Sergio Cragnotti è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia a 21 anni dallo Scudetto conquistato il 14 maggio del 2000.
“Ripensando al 14 maggio del 2000 mi viene in mente come le vittorie della Lazio siano sempre sofferte, quel giorno con la pioggia di Perugia e la vittoria dei grifoni
sulla Juve la gioia fu immensa. Ricordo l’invasione del Circo Massimo, i tifosi appena videro il pullman della squadra lo circondarono. C’erano più di 100.000 persona e non riuscimmo a scendere per quanto caldo era l’abbraccio della folla.”
“In quel momento la prima persona a cui ho pensato è stato mio fratello, al ricordo per lui e a quanto sarebbe stato felice quel giorno. Quel giorno ricordo che firmammo la sponsorizzazione della Siemens per l’anno successivo, ci fu anche la presentazione del nuovo sponsor e probabilmente avremmo chiesto altri prezzi se avessimo saputo che sarebbe arrivato lo Scudetto. L’improvvisazione e la sorpresa furono grandi, avevamo una grande squadra, prima nella graduatoria FIFA: erano diversi anni che si primeggiava ma non si riusciva a chiudere una vittoria importante e fu una grande soddisfazione per tutti, Eriksson, Governato, ricordo la gioia di tutti. Ricordo che era una grande squadra formata da grandi uomini.”
“Forse nessuno avrebbe immaginato che Inzaghi sarebbe diventato uno dei migliori allenatori italiani, ma Eriksson mi diceva che Simone aveva sempre interesse per il modulo di gioco, per le questioni tattiche e l’adattamento al gioco suo e dei compagni. Aveva un senso innato da organizzatore di calcio, ha avuto modo di crescere con l’importante esperienza nel settore giovanile e anche Lotito ha fatto un buon lavoro con lui, senz’altro avrà un futuro importante.”