di Fabio BELLI

Le pagelle biancazzurre del colpo esterno della Lazio al Bentegodi contro il Verona, firmato da una grande “capocciata” di Milinkovic-Savic.




Reina 6.5: Qualche incertezza in uscita, ma non si può non sottolineare la sicurezza che infonde a tutto il reparto, soprattutto in fase di scarico e impostazione.

Marusic 7.5: Dominatore della partita e del versante di destra, un paio di recuperi sul velocissimo Lasagna sono da urlo ma in generale il suo arretramento è l’ennesima scoperta, considerando come si era già adattato con ottimi risultati a sinistra.

Acerbi 6.5: L’unico che a tratti soffre la velocità di Lasagna, ma sui calci d’angolo domina l’area, regalando le solite garanzie.

Radu 7: L’assist servito nel finale è solo la ciliegina di una partita di enorme spessore, si capisce ancora di più quanto la sua assenza sia pesata in alcuni frangenti.

Akpa Akpro 7: Fare l’esterno di destra non è di certo il suo mestiere ma lui compensa con straordinaria generosità. Qualche sbavatura nel primo tempo quando lascia a volte sguarnita la posizione, poi prende le misure e nella ripresa martella la corsia esterna letteralmente fino all’ultima goccia di sudore.

Parolo (dal 38’st) 6.5: Entra e si butta subito coraggiosamente in area, quasi a fare l’attaccante aggiunto.




Milinkovic-Savic 8: Prestazione da leader, l’ennesima che evidenzia la crescita caratteriale di un giocatore che si conferma un fuoriclasse. E il colpo di testa che vale il gol è un capolavoro sotto tutti i punti di vista, oltre ad essere un gol d’importanza capitale.

Lucas Leiva 7: La Lazio concede praticamente solo una palla gol al Verona in tutta la partita, facile intuire il motivo: il brasiliano è tornato a comandare a centrocampo col suo solito piglio, migliore prestazione da parecchie settimane per lui.

Escalante (dal 38’st) 6: Nel momento chiave della partita tiene la posizione col consueto ordine.

Luis Alberto 6.5: Inizia alla grande dimostrando di poter mettere in difficoltà la difesa scaligera in qualunque momento, poi le cure particolari dei cerberi veronesi lo spengono un po’. Trattamento di cui Chiffi non si avvede, tanto che alla fine lo spagnolo si becca pure il giallo per proteste.

Pereira (dal 30’st) 6: Prova ad accendere la Lazio con idee nuove nel convulso finale, ma tiene troppo palla e non contribuisce molto alla fluidità del gioco.

Fares 6: Gara di rigore tattico, gli manca però il guizzo per affondare anche se copre molto bene e il Verona passa raramente sul suo lato.

Lulic (dal 30’st) 6: Entra in partita con buon piglio ma sbaglia la misura su un paio di cross che potevano essere invitanti per chi era appostato in area.




Caicedo 6.5: Gli negano, arbitro e VAR, un gol che sarebbe stato importante per l’economia della partita, ma avrebbe anche coronato il suo grande momento di forma. Sarà invece costretto a fermarsi, oltre al danno la beffa dell’ammonizione subita da diffidato.

Muriqi 6.5: Per far cadere questo Verona che Chiffi fa giocare impunito con le maniere forti serviva il suo fare ruvido. Immobile si arrabbia con lui sugli scambi stretti, ma Radu capisce che va sfruttato in altra maniera. Interessante un colpo di testa su un primo cross del romeno, sul secondo blocca in area ogni tentativo di difesa e Milinkovic può schiacciare il gol partita.

Immobile 6.5: Ci sono momenti in cui entrano i palloni più impensabili, altri in cui la sfera proprio non vuole entrare. Dopo Udine, un altro clamoroso palo che non gli permette di sbloccarsi, ma la prestazione c’è col consueto movimento inesauribile.

L’all. Farris 7: A stretto contatto con Inzaghi, si fa sentire quando Chiffi inizia a fare il bello e il cattivo tempo. Ottimo tempismo nei cambi, guida una squadra di carattere, che se c’è una possibilità per vincere, la sfrutta, ci si può scommettere. E anche stavolta è stato così.






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