di Fabio BELLI

Usare la testa è fondamentale nei momenti difficili, quando si sente l’acqua alla gola del tempo che passa. L’ha fatto Massimiliano Farris, in stretta comunicazione con Inzaghi calibrando i cambi che hanno tenuto la Lazio sempre sulla corda contro un Verona pugilistico, che chiuse senza ammonizioni a testimonianza dell’arbitraggio scellerato dell’ineffabile Chiffi. L’ha fatto il Sergente, con Milinkovic che ha sfruttato l’ultimo cross di Radu che cercava anche Muriqi fondamentale nel bloccare i marcantoni scaligeri sul pallone vincente: la testa che serviva per arrivare dove il cuore non sempre riesce.




FORMAZIONI – Inzaghi lavora da remoto e Farris guida la squadra in panchina. Confermato Marusic in difesa con Akpa Akpro che fa il suo esordio come esterno laterale di destra. C’è Fares sul lato opposto e Caicedo a fare coppia con Immobile. Nel Verona con Juric squalificato c’è Matteo Paro in panchina, Barak e Zaccagni sostengono offensivamente Lasagna, in difesa Magnani completa il terzetto con Dawidowicz e Dimarco.

MALEDIZIONE IMMOBILE – La Lazio inizia con buon piglio la prima frazione di gioco e dopo 3′ Luis Alberto con un tocco di fino libera al tiro Milinkovic-Savic, che d’esterno manca la porta d’un soffio. I biancazzurri cercano subito di contrastare la fisicità del Verona, Caicedo però non trova la misura su un paio di passaggi e per poco non approfitta di un rinvio di Silvestri, che gli finisce però sul braccio. Per Immobile non finisce la maledizione del centocinquantesimo gol in Serie A, il centravanti colpisce un altro clamoroso palo con un diagonale che aveva lasciato di sasso Silvestri. Il Verona riprende campo nella seconda parte del primo tempo ed è pericolosissimo al 35′: Lazovic si infila su un varco sulla destra e cerca il cross teso per Faraoni, che non arriva d’un soffio al tap-in a porta spalancata. Gli scaligeri fanno girare bene il pallone ma è la Lazio a chiudere in avanti il primo tempo, con Caicedo che non trova il tempo per il colpo di testa su angolo di Luis Alberto.




APOTEOSI SERGENTE – La ripresa parte con un gol spettacolare di Caicedo, brutalizzato da Magnani che però si fa scappar via l’ecuadoriano, che la piazza alle spalle di Silvestri. Chiffi al VAR vede solo la bracciata di Caicedo che ormai aveva preso posizione, interpretazione demenziale ma tant’è. Marusic intanto comanda senza problemi il lato destro della difesa, mentre Magnani e soci continuano a picchiare di qua e di là, impuniti, ma il velocissimo Lasagna dove c’è il montenegrino non riesce proprio a passare. Arrivano i cambi con Muriqi che porta peso in mezzo all’area, mentre Pereira sembra troppo teso a tener palla. Il Verona però dalla sua non crea nulla e al 92′ l’ultimo assalto vincente è della Lazio: Radu calibra il cross nel mezzo, sbuca il Sergente con un colpo di testa da campione per esecuzione e scelta di tempo. Si chiude così con l’ennesimo abbraccio finale di un gruppo che non molla mai.




IL TABELLINO

SERIE A

VERONA-LAZIO 0-1

Marcatore: 90’+2 Milinkovic (L)

VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz, Magnani, Dimarco (76′ Ceccherini); Faraoni, Miguel Veloso (68′ Ilic), Sturaro, Lazovic; Barak (85′ Salcedo), Zaccagni (76′ Bessa); Lasagna (85′ Kalinic). A disp.: Berardi, Pandur, Ruegg, Gunter, Udogie, Tameze, Colley. All.: Matteo Paro

LAZIO (3-5-2): Reina; Marusic, Acerbi, Radu; Akpa Akpro (83′ Parolo), Milinkovic, Leiva (83′ Escalante), Luis Alberto (75′ Pereira), Fares (75′ Lulic); Immobile, Caicedo (68′ Muriqi). A disp.: Strakosha, Alia, Armini, Hoedt, Musacchio, Patric, Cataldi. All.: Massimiliano Farris

Arbitro: Daniele Chiffi (sez. di Padova)

Assistenti: Bresmes, Perrotti

IV uomo: Di Martino. V.A.R.: Orsato. A.V.A.R.: Meli

NOTE. Recupero: 1′ pt, 4′ st. Ammoniti: 47′ Caicedo (L), 72′ Luis Alberto (L).






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