di Daniela BONFA’

Oggi 28 febbraio 2024 una vera leggenda del calcio compie 82 anni, festeggiata da tutto il mondo dello sport… Buon Compleanno Dino Zoff! L’ex portiere della nazionale è nato a Mariano del Friuli (Gorizia) il 28 febbraio 1942, risulta tuttora il quinto giocatore azzurro per numero di presenze (112) e con l’Italia si è laureato Campione d’Europa nel 1968 e Campione del Mondo nel 1982, titolo conquistato a 40 anni e da capitano.




Calcisticamente cresciuto nell’Udinese, Dino Zoff ha militato nel Mantova e nel Napoli, ma si è consacrato con la Juventus, in cui è arrivato nel 1972 e con la quale ha giocato fino a fine carriera, ossia fino al 1983 allorquando ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo.

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Nello stesso anno ha iniziato ad allenare i portieri della Juventus, poi è stato promosso in prima squadra e sulla panchina bianconera ha vinto sia la Coppa Uefa che la Coppa Italia del 1989/1990.
In qualità di tecnico ha conseguito il premio Guerin d’Oro della stagione 1989/90 ed il Seminatore I.N.A. del 1990
Si è trasferito alla Lazio nell’estate dello stesso anno, ove è tornato nel 2001 dopo la parentesi come Ct azzurro e la sua delusione più grande: la sconfitta nella finale dell’Europeo 2000 contro la Francia al golden gol. E’ stato sulla panchina biancazzurra per quattro stagioni, fino a riportare il club in Coppa Uefa nel 1992/93. Nel 1994 Sergio Cragnotti lo ha consacrato come Presidente della Lazio. È tornato ad assumere la guida tecnica della prima squadra della capitale nel 1996/97, a seguito dell’esonero di Zdenek Zeman. Come Presidente ha vinto il premio Guerin d’Oro del 1996/97 e del 1997/98. Nella stagione 1997/98 la Lazio ha ingaggiato come tecnico lo svedese Sven Goran Eriksson e così Dino Zoff è tornato a farne il Presidente. Ne è stato ancora Vice Presidente nel 2000 ed allenatore per l’ultima volta nel 2000/2001, quando a stagione in corso è subentrato al tecnico svedese oramai in partenza verso l’Inghilterra.
Laziostory.it si unisce sinceramente al coro di auguri giunto da ognidove per l’uomo storicamente più rappresentativo del calcio italiano, sottolineando lo stile e l’eleganza che hanno contraddistinto i suoi trascorsi laziali.



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