di Fabio BELLI

Forse Senad Lulic andrà davvero in Svizzera a fine contratto, fatto sta che oggi oltre che da capitano è sembrato parlare da dirigente: “Il contributo dei nuovi? Se hanno l’occasione danno tutto quando scendono in campo ma è difficile giocare quando davanti a te hai Milinkovic o Luis Alberto. Penso comunque che ogni tanto anche a loro saltare una partita farebbe bene“. Più che una critica a Inzaghi, è parso un monito al gruppo che ha forse troppa fame di mantenere gerarchie ferree anche quando gambe e testa non girano. Si è visto a Bologna, un corto circuito dall’inizio alla fine, coi soliti noti a tirare la carretta oltre lo sfinimento e a borbottare al momento della sostituzione. Sì Senad, qualche domanda bisogna che cominciate a farvela.

FORMAZIONI – Fin troppo conservative le scelte di Inzaghi, obbligate in difesa ma senza variazioni negli altri reparti, dove il Bayern potrebbe aver lasciato scorie non da poco. Mihajlovic è privo di Tomiyasu in difesa e lascia Schouten in panchina.

CIRO SBAGLIA, IL BOLOGNA PUNISCE – La Lazio teme Giacomelli ma stavolta non ce n’è motivo: l’arbitro del terribile Lazio-Torino del dicembre 2017 stavolta è inflessibile nel punire uno sgambetto su Correa appena dentro l’area di rigore. Immobile però, solitamente infallibile, conferma il suo momento di grande difficoltà calciando malamente il pallone, facile preda di Skorupski. Il Bologna ringrazia, scende veloce e colpisce con Mbaye, che si avventa su una respinta non perfetta di Reina. La Lazio sembra poter reagire ma spreca contropiede potenzialmente ottimi, il Bologna dalla sua non sfrutta i soliti svarioni difensivi. Nella ripresa Lazzari lascia spazio a Lulic ma la Lazio fatica a riorganizzarsi, coi suoi uomini migliori che sembrano fuori fase fisicamente prima ancora che psicologicamente. E da rimessa laterale il Bologna ha vita facile a colpire con Sansone, gran girata e Reina fulminato. La cavalleria dalla panchina per la Lazio arriva troppo tardi, biancazzurri piantati anche se Skorupski in due occasioni nega il gol con grandi riflessi: ma per gli uomini di Inzaghi la giornata resta storta dall’inizio alla fine.

IL TABELLINO

SERIE A

BOLOGNA-LAZIO 2-0

Marcatori: 19′ Mbaye (B), 63′ Sansone (B)

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri, Danilo, Soumaoro, Mbaye; Dominguez (74′ Schouten), Svanberg (74′ Poli); Orsolini (74′ Skov Olsen), Soriano, Barrow (83′ Palacio); Sansone (78′ Vignato). A disp.: Da Costa, Ravaglia, Annan, Antov, Khailoti, Juwara.  All.: Sinisa Mihajlovic.

LAZIO (3-5-2): Reina; Patric (68′ Pereira), Hoedt, Acerbi; Lazzari (46′ Lulic), Milinkovic, Leiva (68′ Cataldi), Luis Alberto (76′ Caicedo), Marusic; Correa, Immobile (68′ Muriqi). A disp.: StrakoshaAlia, Musacchio, Parolo, Akpa Akpro, Fares. All.: Simone Inzaghi.

Arbitro: Piero Giacomelli (sez. di Trieste)

Assistenti: Paganessi, Palermo

IV uomo: Di Martino

V.A.R.: Massa

A.V.A.R.: Preti

NOTE. Ammoniti: 9′ Danilo (B), 40′ Patric (L), 81′ Hoedt (L). Recupero: 5′ st.

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