di Fabio BELLI

Brucia perdere a San Siro costruendo la sconfitta esclusivamente (o quasi) sui propri errori, ma questa è stata Inter-Lazio. Manca qualità in difesa ma tutto viene costruito per far soffrire chiunque si cimenti nella disastrata linea dei tre: senza Luiz Felipe e Radu non è facile ma quando si continuano a preferire i centrocampisti ai difensori di ruolo, per giunta contro l’attaccante più potente del campionato, qualche dubbio viene. Peccato perché la prestazione ha detto cose interessanti sullo stato delle cose per la Lazio, ma non si capisce perché, dopo tre partite giocate con saggezza e accortezza, si sia deciso di fare il gioco della squadra avversaria facendola abbassare e ripartire: Conte si sfrega le mani e si prende la vetta.




FORMAZIONI – Stefan Radu prova fino all’ultimo ad essere della partita, ma alla fine è costretto ad accomodarsi in tribuna, al suo posto gioca Hoedt con Patric e Acerbi. Per il resto titolari confermati, lo stesso in casa nerazzurra dove a centrocampo manca Vidal e al suo posto gioca Eriksen e non Gagliardini.

DOPPIO LUKAKU – La Lazio parte con buon piglio ma l’Inter, dopo una prima frustata di Lautaro Martinez, va a segno praticamente al primo affondo: tocco in avanti per Lautaro con la difesa che esce malissimo, Hoedt cerca l’intervento in scivolata, tocca il pallone ma anche il polpaccio dell’argentino, anche se senza replay Fabbri sembra sin troppo deciso. E’ comunque rigore che Lukaku trasforma spiazzando Reina. La Lazio prova a reagire ma rischia alzando il baricentro, l’unico tentativo interessante è di Immobile che impegna Handanovic in due tempi. Al 45′ ancora un patatrac: rimpallone tra Brozovic e Lazzari, il pallone finisce a Lukaku tutto solo davanti a Reina ed è 2-0. Fabbri prima annulla, quindi sul tocco del croato si vede al VAR il belga in posizione regolare.




SENZA DIFESA – Nella ripresa c’è Parolo al posto dell’ammonito Hoedt ed Escalante in luogo di Lucas Leiva. La Lazio entra con buon piglio in campo, all’11’ Acerbi ha il pallone giusto in area ma lo gira alto, quindi Parolo salva in “estirada” su Lautaro Martinez. Al quarto d’ora Correa orchestra un buon contropiede e scarica su Lazzari che guadagna punizione dal limite: batte Milinkovic-Savic e trova sulla sua traiettoria Escalante, che devia in modo rocambolesco il pallone in rete, anche se il gol viene poi assegnato al serbo che aveva comunque puntato la porta con la sua conclusione. Neanche il tempo di gioire e l’Inter fa tris: Immobile perde un pallone avvelenato e Brozovic lancia subito in avanti per Lukaku che travolge Parolo e appoggia nel mezzo per Lautaro Martinez che ha a disposizione il più facile dei tap-in per il 3-1. Entrano Muriqi e Caicedo ma è troppo tardi, l’ecuadoriano di testa ha il pallone del 3-2 ma è già il recupero, il pallone finisce fuori e si chiude così.




IL TABELLINO

SERIE A

INTER-LAZIO 3-1

Marcatori: 22′ rig., 45′ Lukaku (I), 61′ Milinkovic-Savic (L), 64′ Lautaro Martinez (I)

INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, de Vrij, Bastoni; Hakimi (90′ D’Ambrosio), Barella, Brozovic, Eriksen (71′ Gagliardini), Perisic (90′ Darmian); Lautaro Martinez (78′ Sanchez), Lukaku (90′ Pinamonti). A disp.: Radu, Padelli, Kolarov, Ranocchia, Young, Vecino, Sensi.  All.: Antonio Conte.

LAZIO (3-5-2): Reina; Patric, Hoedt (46′ Parolo), Acerbi; Lazzari, Milinkovic, Leiva (46′ Escalante), Luis Alberto (78′ A. Pereira), Marusic; Correa (69′ Caicedo), Immobile (69′ Muriqi). A disp.: Alia, Furlanetto, Musacchio, Akpa Akpro, Lulic, Fares, Cataldi.All.: Simone Inzaghi.

Arbitro: Michael Fabbri (sez. di Ravenna)

Assistenti: Alassio, Valeriani

IV uomo: Aureliano. V.A.R.: Irrati. A.V.A.R.: Ranghetti

NOTE. Ammoniti: 20′ Hoedt (L), 26′ Lukaku (I), 59′ Hakimi (I). Recupero: 3′ pt; 3′ st






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