di Fabio BELLI

Le pagelle biancazzurre della sfida di Coppa Italia che ha visto la Lazio impegnata al Gewiss Stadium di Bergamo contro l’Atalanta.

Reina 7: Grande intervento sul rigore, incolpevole sui gol subiti, i compagni di reparto gli fanno passare una giornata che non si meriterebbe affatto.

Patric 5: Un’altra giornata no, sembra aver smarrito le certezze faticosamente costruite col tempo, tornando il brutto anatroccolo di svariati mesi fa.

Parolo (dal 1’st) 5.5: Fare il centrale non è il suo mestiere, barcolla ma non molla.

Hoedt 4: Muriel lo scherza sul gol del 2-2, Romero lo fulmina su quello del 3-2, sul rigore commesso su Zapata è completamente fuori tempo. Probabilmente la sua peggior prova da quando è alla Lazio, considerando anche il periodo 2015-2017.

Immobile (dal 26’st) 5.5: Non riceve un pallone che sia uno, difficile anche andarseli a prendere a dire la verità.

Acerbi 7: Al di là del gol fantastico, capolavoro di caparbietà e chiuso anche con un bel sinistro, è evidente che bisognerebbe clonarlo. Sfodera anche l’assist per Muriqi.

Milinkovic-Savic 5: Dopo una prova da leader col Sassuolo, un fantasma. Paga probabilmente anche la stanchezza.

Escalante 5: Male, quasi sempre fuori ritmo.

Correa (dal 17’st) 5.5: Prova a inventarsi qualcosa ma regala un’impressione di disarmante sterilità, al di là delle buone intenzioni.

Akpa Akpro 5.5: Inizia in maniera pessima, quasi sempre fuori tempo. Il suo dinamismo lo fa uscire dai guai, in una prova comunque approssimativa è sicuramente l’ultimo ad arrendersi.

Fares 5: Non riesce più a trovare il passo che serve sulla fascia, match in affanno fino alla sostituzione, quasi liberatoria.

Lazzari (dal 1’st) 5.5: Parte bene e procura l’espulsione di Palomino, poi sbaglia tutto lo sbagliabile quando la difesa atalantina non concede varchi.

Andreas Pereira 4.5: Tutto fumo e niente arrosto.

Lulic (dal 36’st) Senza voto

Muriqi 6: Inizia con l’erroraccio che costa il gol di Djimsiti, finisce sgomitando quasi impotente nonostante le doti fisiche. Il gol è però di pregevole fattura e questo gli garantisce la sufficienza.

L’all. S. Inzaghi 5: In realtà fino all’espulsione di Palomino la Lazio è apprezzabile, per quanto precaria in difesa. Quello che accade dopo però è un mezzo disastro: in superiorità numerica la Lazio prende il 3-2, il 4-2 evitato solo da Reina su rigore di Zapata, la totale e completa impotenza di fronte all’Atalanta che chiude tutti i varchi difensivi. Una brutta pagina, considerando che, esclusa la famosa finale, Gasperini gliene ha messi 13 in 4 partite, forse per domenica bisogna studiare di più.

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