“Difficile ogni anno centrare la Champions. In Europa ti fanno giocare di più, ti conoscono certo, ma non è come in Italia in cui ti possono prendere le misure. Giocare sempre in Europa ti porta a migliorarti, a crescere con la consapevolezza che non hai le risorse economiche di altri club. Il calo dipende dal fatto che non ci sono abbastanza ricambi per essere al massimo in tutte le gare. Se non hai il ricambio di Acerbi è normale che in alcune gare fatichi, per fare un esempio. Escalante? Quel ruolo nel tempo è cambiato, non critico il suo acquisto, ma non l’ho capito in relazione alla presenza di Cataldi. Se fossi stato un dirgente, avrei portato avanti la scelta di valorizzare Cataldi che in quel ruolo ormai sta giocando con continuità”.

(Fonte: Radiosei.it)

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