di Fabio BELLI (foto © Gian Domenico SALE)
Le pagelle biancazzurre della vittoria della Lazio a Cesena sul campo dello Spezia: fondamentale risposta in campionato dopo la sconfitta interna contro l’Udinese.
Reina 7: Parte con un grande intervento su Estevez, deviando sul palo un gran tiro. Regala gran sicurezza a tutto il reparto dominando l’area piccola, unica pecca i soliti rinvii centrali, da tenere d’occhio.
Luiz Felipe 5.5: Torna titolare dopo molto tempo, il risultato non è esaltante: in ritardo su quasi tutti i palloni, inizia la ripresa con un pallone suicida che Farias non sfrutta. Da rivedere, pur ricordando quanto sia prezioso riaverlo a disposizione.
Hoedt (dal 44’st) sv: Entra mettendo chili e centimetri per tenere gli spezzini lontani dall’area di rigore.
Acerbi 5.5: Non è la prima volta quest’anno che un avversario segna grazie a un’eccessiva libertà da lui concessa. Sta un po’ con la testa per aria e non solo sui colpi di testa, diciamo che ha voluto aggiungere una nota di thriller al copione di una tranquilla commedia.
Radu 6: Apparso in crescita dopo la brutta prova con l’Udinese, quando la Lazio soffre in difesa lo fa quasi sempre dal lato opposto al suo. Pur pasticciando un po’, salva sulla linea a inizio ripresa un pallone che scotta.
Lazzari 6: Parecchi confusionario nel primo tempo, la catena con Luiz Felipe funziona poco. Si riprende nel secondo tempo, come a Dortmund entra a partita in corso e riesce a mettere un po’ di energia in più.
Milinkovic-Savic 7.5: A Dortmund era sembrato, almeno a tratti, un po’ in affanno, stavolta si riprende la scena: è il serial killer della partita, prendendosi il pallone del vantaggio poi servito a Immobile e trasformando da campione la punizione del raddoppio.
Parolo (dal 29′ st) 6: Entra in maniera ordinata in una fase delicata della partita.
Lucas Leiva 6.5: Anche lui sembra giocare col freno a mano tirato, ma sprecando poche energie lavora molti palloni, evitando alla Lazio sofferenze nella zona centrale del campo sulla quale pungono con insistenza gli avversari.
Escalante (dal 29’st) 6.5: Premiato con mezzo voto in più perché non è la prima volta che entra mettendo ordine e spezzando la manovra avversaria con sapienza tattica. L’impressione è che quando salirà di tono fisicamente troverà molto spazio.
Luis Alberto 6.5: Pur senza brillare particolarmente gioca una partita intelligente, anche lui pensando a martedì. Parte molto bene nel secondo tempo, forse meritava qualche minuto in più.
Akpa Akpro (dal 14’st) 6: L’energia è la solita, con un pizzico di precisione in meno ma l’impressione è che Inzaghi tenda a perdonargli qualche errore di misura, purché offra il suo indispensabile dinamismo.
Marusic 6: Quando capisce che lo Spezia fa un gran pressing non molla mai la posizione: senza acuti, mette il fisico a servizio della diga che serve alla Lazio per resistere agli attacchi avversari.
Pereira 6: Non un buon primo tempo, Immobile con lui non può avere l’intesa maturata in anni di lavoro al fianco di Correa. Ma nell’ultima mezz’ora cresce e fa paura allo Spezia che infatti deve abbassarsi, avrebbe meritato il gol, splendido, annullato per un millimetrico fuorigioco.
Immobile 7: Gol su ripartenza, la sua specialità aspettare il portiere ed infilarlo a suo piacimento. A segno per l’ottava volta consecutiva, la sua uscita dal campo regala grande coraggio allo Spezia e questo fa capire la considerazione che hanno di lui gli avversari.
Caicedo 6 (dal 14’st) 6: Stringe i denti per dare mezz’ora di respiro a Immobile in vista del Bruges, scatta con un soffio di ritardo sul gol che avrebbe chiuso anticipatamente la partita. Sempre estremamente utile.
L’all. Simone Inzaghi 6.5: Bravo a chiarire la gerarchia in porta, almeno per il momento. Bravo a schierare una squadra in grado di vincere su un campo difficile con la spada di Damocle di martedì. Ha provato a dissimulare come poteva, ma il Bruges è troppo importante per quanto questo gruppo ha rincorso l’obiettivo: per ritrovare il gioco in campionato se ne riparlerà sabato.
