di Fabio BELLI (foto © Gian Domenico SALE)

Capiamoci subito: contava la vittoria e solo quella e la Lazio se l’è presa contro una squadra bella a vedersi e organizzata, dunque il compito non era facile. Ma è stato un bene che a parlare sia stato subito Pepe Reina prima di Inzaghi: non pensare al Bruges era impossibile, forse, di sicuro la Lazio l’ha fatto tutto il tempo e il portierone l’ha candidamente ammesso. Non solo per il fattore psicologico, ma anche per l’arrivare costantemente secondi su tutti i palloni: il contatore delle energie ha girato al minimo e questo ha fatto correre molti rischi. La consolazione è che è stato fatto apposta, troppo importante il match di martedì: un calcolo che contro Samp e Udinese era stato rovinoso, al terzo tentativo il coniglio dal cilindro è uscito. Bene così.




FORMAZIONI – Inzaghi punta convinto su Reina tra i pali e rilancia Luiz Felipe in difesa. Centrocampo di titolarissimi mentre in attacco c’è la novità Andreas Pereira al fianco di Ciro Immobile. Lo Spezia risponde con il solito assetto a tre punte in cui Gyasi, Farias e Nzola sono i titolari.

DUE PALI, DUE GOL – Lo Spezia inizia molto aggressivo e dopo appena 3′ una gran botta di Estevez esalta Reina, che devia con un gran riflesso il pallone che si stampa sul palo. Quindi ci prova di testa anche Maggiore, ma al quarto d’ora Milinkovic-Savic sradica un pallone proprio dai piedi di Maggiore e lancia nello spazio Immobile, implacabile nel piazzare il pallone tra le gambe di Provedel. Lo Spezia non si arrende e al 19′ Gyasi sfonda in area superando Acerbi ma calciando a lato da posizione ravvicinata. Quindi al 25′ è Bastoni con un gran numero a scagliare un diagonale che si stampa sul palo a Reina battuto. Secondo legno per i liguri ma la Lazio quando riparte è una furia: Immobile si infila tra i centavi avversari e viene abbattuto da Terzi, sembra espulsione ma Chiffi estrae il giallo considerando Chabot in gradi di recuperare sul centravanti. Milinkovic-Savic comunque è strepitoso sulla punizione che regala alla Lazio il raddoppio. Finale con lo Spezia ancora pericoloso, Reina neutralizza sicuro una punizione di Ricci, quindi Nzola approfitta di una svirgolata di Radu ma calcia a lato.




SOFFERENZA E GOL ANNULLATI – Lo Spezia prova a partire a buon ritmo, la Lazio sembra sempre più con la testa a martedì e al Bruges e lo conferma Inzaghi, richiamando al quarto d’ora in panchina Luis Alberto (che sembrava appena entrato in partita) e Immobile e inserendo Akpa Akpro e Caicedo. E’ il disco verde per lo Spezia per avere più coraggio e al 19′ M’Bala Nzola parte in campo aperto ma con la difesa schierata: Acerbi però lascia al francese tutto lo spazio che vuole e i liguri accorciano. Finale sofferto per la Lazio che però sfiora il tris: per questione di centimetri, davvero pochi, vengono annullati i gol prima di Caicedo e soprattutto di Andreas Pereira al 92′, un diagonale delizioso. Un peccato, ma nel recupero lo Spezia non punge più: massimo risultato col minimo sforzo, in fondo era questo l’obiettivo iniziale per Inzaghi.




IL TABELLINO

SERIE A

SPEZIA-LAZIO 1-2

Marcatori: 15′ Immobile (L), 33′ Milinkovic (L), 64′ Nzola (S)

SPEZIA (4-3-3): Provedel; Ferrer, Terzi, Chabot, Bastoni (46′ Marchizza); Estevez (90′ Mastinu), Ricci, Maggiore (64′ Deiola); Gyasi, Nzola (90′ Piccoli), Farias (69′ Agudelo). A disp.: Krapikas, Rafael, Erlic, Sala, Bartolomei, Ismajli, Vignali. All.: Vincenzo Italiano.

LAZIO (3-5-2): Reina; Luiz Felipe (89′ Hoedt), Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic (74′ Escalante), Leiva (74′ Parolo), Luis Alberto (59′ Akpa Akpro), Marusic; Pereira, Immobile (59′ Caicedo). A disp.: Strakosha, Armini, Anderson, Cataldi, Fares, Moro, Correa. All.: Simone Inzaghi.

Arbitro: Daniele Chiffi (sez. di Padova)

Assistenti: Di Iorio – Muto

IV uomo: Di Martino. V.A.R.: Massa. A.V.A.R.: Ranghetti

NOTE. Ammoniti: 24′ Bastoni (S), 32′ Terzi (S), 82′ Ricci (S), 84′ Akpa Akpro (L). Recupero: 4′ st.






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