di Alessandro DE CAROLIS

Ecco le pagelle di Lazio-Udinese, match valido per il 9° turno della Serie A. Immobile e Acerbi gli unici che si salvano. Strakosha regala due gol, Fare non ne azzecca una.

Strakosha 4: si butta con netto ritardo sul gol di Arslan, facendosi cogliere leggermente fuori posizione. Non esce a valanga su Pussetto, e si lascia uccellare sul primo palo da Forestieri. Incerto nelle uscite e nei rilanci. La differenza tecnica con Reina è netta, Inzaghi dovrebbe decidersi a dare i galloni da titolare al portiere spagnolo.

Patric 5.5: uno dei migliori nel primo tempo, il che è tutto dire. Il numero 4 biancazzurro ci mette sempre tanto impegno e grinta. Gli si può dire tutto, tranne di non uscire dal campo con la maglietta sudata (dal 76’st Pereira s.v)

Acerbi 6: il migliore lì dietro, in una giornata dove la difesa ha ballato molto. Nel secondo tempo è perfetto a levar palla da ultimo uomo in una scivolata da dietro. Come un vero leader urla in campo richiamando i suoi compagni.

Radu 5.5: prestazione opaca, più bassi che alti nei 90′. Da un veterano come ci si aspetta più concentrazione e lucidità. Ha sofferto molto De Paul.

Lazzari 5.5: festeggia il suo compleanno nel peggiore dei modi. Gli è mancata la corsa che molto spesso fa la differenza. Da lui ci si attende di più.

Parolo 5: dopo le ultime prestazioni molto positive, coronate col primo gol in Champions League, stecca completamente la partita. Evidentemente ha patito le troppe partite ravvicinate (dal 45’st Akpa Akpro: porta dinamicità e corsa, cosa che è mancata a Parolo. Fare la differenza in una partita come oggi era davvero difficile, meritava una chance dal 1’).

Cataldi 4.5: sia lui che Parolo non reggono il centrocampo. Troppo impreciso, a volte quasi timoroso di giocare il pallone. Non è ancora all’altezza di sostituire un perno come Leiva (dal 45’st Leiva 6: il suo ingresso in campo rende più saldo il centrocampo. La differenza con lui in campo è evidente)

Luis Alberto: partita negativa. Se il mago non inventa il gioco ristagna. Quando non è in giornata come oggi è un giocatore quasi irritante. Toppa pure i calci piazzati. Sparisce del tutto nella ripresa prima della sostituzione quasi scontata (dal 63’ st Caicedo 5.5: a secco e con pochi palloni giocabili. Come Immobile soffre la poca lucidità offensiva della squadra. Fa quel che può cercando di far salire la squadra).

Fares 4: primo tempo orrendo, il più brutto di quando indossa la casacca biancazzurra. Non ne azzecca una. Sbaglia i movimenti, i passaggi e i disimpegni. Da un suo retropassaggio è nato il contropiede dell’Udinese con la rete di Pussetto. Lontanissimo parente del Fares ammirato con la Spal (dal 45’st Marusic: non ha spinto come ci si aspettava, ma ha limitato i danni fatti da Fare. Prestazione sufficiente per aver fatto il suo compito senza lode e senza infamia)

Correa 4: dopo pochi minuti ha un’occasione d’oro con un inserimento sulla sinistra, ma come al solito spreca tutto sparando addosso a Musso. Dopo il Correa straripante visto contro lo Zenit, oggi si è visto un Tucu tutto croce e niente delizia.

Immobile 6.5: partita complicata per lui visti i pochissimi palloni ricevuti. La squadra non girava per nulla, mancavano del tutto le geometrie. Nel primo tempo non ha avuto modo di concludere in porta, meglio nella ripresa con la squadra sistemata con i cambi. Musso gli nega il gol allungandosi sul secondo palo, ma nulla può sul rigore. Il solito rigore perfetto per il numero 17 biancazzurro, di potenza e a fil di palo.

 

All. Inzaghi 5.5: Era dal 1992/93 che la Lazio non subiva 16 gol nelle prime 9 partite. Primo tempo da film horror. La Lazio non c’è per niente. Sono mancate le energie mentali e fisiche. Molti giocatori hanno toppato: Strakosha, Parolo, Cataldi e Fares. Gli impegni di Champions si fanno sentire, ora testa alla trasferta di Dortmund.

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