di Alessandro DE CAROLIS

Ecco le pagelle di Lazio-Atalanta, match valido per il 1° turno di campionato. Si salvano solo Caicedo e Acerbi. Male Immobile, Leiva e Patric.

Strakosha 4.5: ha grosse colpe sul gol finale di Gomez. La palla finisce all’incrocio con la sua deviazione, ma la traiettoria iniziale era abbastanza centrale. Potente, ma non imprendibile.

Patric 4.5: contro la velocità dell’Atalanta è quello più in difficoltà in difesa. Non riesce mai a contrastare Gomez. Sull’ultimo gol del bergamasco non mette neanche la gamba per intercettarne il tiro.

Acerbi 6: è come Custer nella battaglia di Little Bighorn, solo contro tutti. I bergamaschi arrivavano da ogni parte, proprio come l’attacco combinato delle tribù indiane nella valle del Montana. Eroico.

Radu 5: soffre come Patric, ma meno perché usa l’esperienza per colmare le difficoltà. L’Atalanta viaggia a una velocità quasi disarmante, e la sua carta d’identità parla chiaro. Non può certo tenere il passo di Gosens o Hateboer (dal 58′ st Bastos 5.5: la sua velocità è superiore e infatti riesce a tenere il passo con gli avversari. Non è una garanzia a livello difensivo, ma cerca di fare il suo).

Lazzari 5: partita sottotono dopo l’ottima prestazione di Cagliari. Finchè di tratta di correre lui c’è sempre, ma oggi correva molto a vuoto e senza creare superiorità. Ha una ghiotta occasione nel primo tempo per tirare in porta, ma non prova nemmeno a cercare un cross in mezzo (dal 70′ st D. Anderson 5: porta dinamismo, ma poca qualità)

Leiva 4,5: disastroso. Il primo gol è colpa sua avendo perso un sanguinoso pallone a centrocampo. Non fa filtro davanti alla difesa, arriva sempre in ritardo. Grosso passo indietro rispetto a Cagliari (dal 49′ st Cataldi 5: subentrare in una partita così è tosta assai. Fa quel che può, meglio di Leiva sicuramente. Ma non abbastanza rispetto al centrocampo bergamasco).

Milinkovic 5: partita non brillante. Ha il merito di confezionare l’assist a Caicedo con un cross pennellato. Ma rimane l’unico acuto in una partita dalle tante ombre. Dal sergente ci si aspetta sempre tanto per la sua grande qualità (dal 70’st Akpa-Akpro 5.5: perde qualche pallone in maniera ingenua, ma anche oggi ha dimostrato cose buone).

Luis Alberto 5: In partite come queste deve essere lui a dirigere il gioco offensivo come un vero direttore d’orchestra. Quando il mago non illumina, tutta la squadra ne risente. Giocatore troppo importante nello scacchiere di Inzaghi. Se nervoso come oggi, tuttavia, non rende per quel che potrebbe (dal 70′ st Escalante 5: stesso discorso di Cataldi).

Marusic 5: alterna cose belle e cose brutte. Bene in fase offensiva, male in quella difensiva. Va vicino al gol per ben due volte, ma si perde totalmente Hateboer sulla rete dello 0-2. Qualche responsabilità anche nelle altre segnature della Dea. Di sicuro è un giocatore ritrovato rispetto alla passata stagione, ma Inzaghi e i tifosi stanno aspettando con ansia Fares.

Caicedo 6.5: l’infortunio nel riscaldamento di Correa gli consegna la maglia da titolare. Il migliore lì davanti. Lotta facendo a sportellate con tutta la difesa bergamasca. Molto utile nel far salire la squadra. Il suo gol è tutto di fisico e di caparbietà. Si fa trovare pronto sul cross saltando Sportiello con uno stop lungo. Gol di rapina e non facile. Il tacco smarcante per Immobile da vedere e rivedere.

Immobile 4.5: la sua partita si riassume tutta quando al 59’ manca clamorosamente la palla del 2 a 3. Sarebbe stato un uno-due in due minuti che avrebbe minato le certezze bergamasche. E nel calcio la regola n.1 è proprio “gol mangiato gol subito”.  Non calcia a giro di piattone, come lui solo sa fare, cercando invece l’uno contro uno con Sportiello. Errore non da lui, che ha deciso inevitabilmente la partita. Poco pungente e poco convinto.

All. Inzaghi 5: per la pazienza riguardo al mercato meriterebbe 10. Alla seconda di campionato è costretto a riproporre ai lati di Acerbi gli stessi dell’anno scorso, e la difesa era il tallone d’Achille della rosa. L’Atalanta ha dato un assaggio da Champions League, evidenziando le lacune del reparto difensivo. Buona reazione nel secondo tempo, con Immobile che sciupa l’occasione di un’ennesima rimonta casalinga contro la Dea. Però stasera è sembrato di vedere un film già visto, qualche contromisura tattica la si sarebbe potuta approntare.

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