di Gian Luca Mignogna 

Il tormentone dell’estate biancazzurra è fatalmente finito. Col un clamoroso colpo di scena. Dopo giorni e giorni in cui gli addetti ai lavori si erano sbilanciati nel preannunciare David Silva chi alla Lazio, chi al Valencia, chi alla Juventus e chi in Qatar, nella tarda serata di ieri la Real Sociedad, bruciando tutti sul tempo, ha ufficializzato l’ingaggio del campione spagnolo.

Nessuno lo aveva previsto, nessuno lo aveva ipotizzato. Solo il “Marca” di Barcellona poche ore prima aveva preannunciato la notizia, senza peraltro riscuotere alcun credito presso i media italiani. Naturalmente neanche noi di Laziostory intendiamo sottrarci alle nostre responsabilità. Avevamo creduto e fatto affidamento su riscontri, che evidentemente i fatti hanno poi smentito. Non è dato sapere quali carte segrete la società basca abbia saputo giocarsi. Ingaggio, benefit, jet privato, diritti di immagine, la volontà del calciatore e/o della sua famiglia di tornare in madrepatria. Nei prossimi giorni sicuramente se ne saprà di più.

Quel che è certo è che la Real Sociedad ha saputo agire a fari spenti, senza clamori mediatici ed è riuscita a piazzare un colpo che resterà nella storia, lasciando l’amaro in bocca a tutti i tifosi biancazzurri e probabilmente anche al club del presidente Lotito e del DS Tare. Soprattutto se fosse vero che David Silva era atteso a Roma per la firma di un contratto faraonico e per effettuare le visite mediche di rito.

Naturalmente la notizia ha scatenato un’onda di reazioni sui social network, sulle chat e su ogni altro mezzo di comunicazione laziale. Ma alla fin fine sono tre le verità che sono emerse, sia pur tra tante contrapposizioni dettate dal momento. La prima è che non tutti i grandi campioni sono al contempo puranche grandi uomini. La seconda è che i tifosi laziali vogliono alla corte di Inzaghi esclusivamente giocatori che si sentano onorati di indossare la gloriosa casacca biancazzurra. La terza è che il mercato è ancora lungo, anzi per la precisione, svincolati a parte, non è neanche cominciato, sicché la Lazio, intesa come società, avrà modo e tempo per costruire una rosa competitiva ed all’altezza della prossima Champions League.

Mentre qualcun altro saprà senz’altro destreggiarsi nella prossima Europa League, soprattutto lassù nel Nord della Spagna, lì dove “albergano” i famosi paesi baschi…

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