di Alessandro DE CAROLIS
Ecco le pagelle di Lazio-Sassuolo, match valido per il 32° turno di Serie A. Lazzari l’unico promosso nella Lazio, malissimo Immobile, Luis Alberto segna di rimpallo e causa il gol del pareggio. Strakosha un disastro nelle uscite alte. La condizione fisica generale è in modalità zombie.
Strakosha 5: evidenti colpe nel gol di Caputo. Sul cross iniziale per Ferrari non esce nonostante sia una traiettoria morbida e di facile lettura. Vanifica del tutto la parata decisiva a inizio secondo tempo.
Bastos 5: le cose migliori le fa vedere in fase offensiva. il suo colpo di testa nel finale stava per spianare la strada verso la vittoria. In difesa sembra attento e preciso nel primo tempo, nel secondo paga i pochi minuti giocati e va in confusione. Prende un giallo proprio per un intervento in netto ritardo.
Acerbi 5.5: si riscatta dopo la partita contro il Lecce. Torna ad essere il migliore del suo reparto, ma con una squadra che non corre e non fa filtro neanche lui può fare miracoli.
Radu 5.5: bene nel primo tempo, in difficoltà nel secondo. La condizione fisica non è otimale, e giocarle tutte ogni tre giorni con questo caldo è davvero dura (dal 83’st Vavro s.v)
Lazzari 6.5: è l’unico giocatore della rosa a dimostrare una degna condizione fisica. Ed è l’unico che le gioca tutte fino al 90′ non avendo Marusic per farlo rifiatare. Nel primo tempo fa tutto lui: serve una palla d’oro a Immobile e propizia l’azione del vantaggio. incontenibile. Ma è umano e nella ripresa cala di ritmo rimanendo sempre uno dei migliori.
Parolo 5: il fantasma del vero Parolo. Si vede solo in fase di interdizione e non se la cava sempre bene. Anzi, anche oggi stava propiziando il gol avversario. Avrà pure una dose di sfortuna nei rimpalli, ma si vede che è in grossa difficoltà. Mancano come il pane i suoi inserimenti nelle azioni offensive.
Milinkovic 5: è la seconda partita che gioca con dei problemi fisici. Inzaghi è più che mai a corto di uomini, ma il sergente è comunque un giocatore generoso. Non riesce però a fare la differenza, manca il suo strapotere fisico a centrocampo (dal 66’st Leiva 5: ancora non c’è, prestazione negativa anche oggi)
Luis Alberto 5.5: manca un gol non da lui a inizio primo tempo. Segna di rimpallo avendo il merito di mettere il piede con convinzione nel contrasto con Ferrari. Croce e delizia di questa partita. Segna e fa segnare il Sassuolo quando con un mancato numero a centrocampo perde palla. Con la squadra in uscita è bastato un passaggio verticale per mandare Caputo in porta (dal 83’st Adekanye 6: corre e ci mette energia su ogni pallone. Infatti induce all’errore Ferrari guadagnando una buona punizione. Meriterebbe una chance da titolare, almeno c’è qualcuno in attacco che corre)
Lukaku 4.5: non si vede quasi mai nei primi 45′ di gioco. Spaesato in campo e in evidente difficoltà. Inzaghi prova a scuoterlo urlandogli delle indicazioni tattiche. Ma nell’intervallo il cambio era ogglibato. Di buono c’è stato solo nell’aver risparmiato metà partita a Jony (dal 46’st Jony 5: indubbiamente meglio di Lukaku ma sempre troppo poco per creare seri pericoli. Un giocatore fresco di cambio dovrebbe essere lucido, invece finisce ripetutamente in fuorigioco)
Caicedo 5: si muove molto nel primo tempo ma senza mai rendersi pericoloso. Sembra essersi persa pure l’intesa con Immobile vista fino a febbraio (dal 61’st Cataldi 5.5: il suo recupero è essenziale per dare più alternative a Inzaghi. Col suo ingresso si soffre di meno a centrocampo. Buona la punizione per la testa di Bastos)
Immobile 4.5: il tempo della comprensione è finito. Anche oggi ha mancato un gol non da lui, un pallone che avrebbe messo in porta a occhi chiusi. Dopo i due grossolani errori contro il Lecce dimostra di avere le polveri bagnate. Senza i suoi gol è davvero dura.
Inzaghi 5: ora è tempo di dare delle risposte convincenti. Dalla ripresa del campionato ad oggi la Lazio ha una media punti da zona retrocessione. Il sogno scudetto ormai è andato, ma di questo passo si rischia anche il piazzamento in Champions League. Ora l’obiettivo è fare nelle prossime sette partite quei cinque punti per la qualificazione matematica. Tre sconfitte consecutive portano la Lazio a guardarsi indietro piuttosto che avanti.