di Stefano BELLI

Abbiamo il piacere di inaugurare una nuova rubrica per Laziostory.it, “La Moviola del Twitter”: perché far commentare gli episodi più controversi di una partita di calcio a degli ex-arbitri quando ci sono gli influencer?




La vittoria in rimonta della Lazio sulla Fiorentina ha fatto inevitabilmente discutere, non solo per il risultato in sé, ma per come i biancazzurri di Simone Inzaghi hanno ribaltato i viola di Beppe Iachini, che erano passati inizialmente in vantaggio grazie alla magia di Ribery, la quale però non è bastata per regalare i tre punti ai toscani. I social sono letteralmente impazziti con centinaia di utenti che non hanno mancato di evidenziare alcune decisioni del signor Fabbri e dei suoi assistenti, in particolare:




  • il rigore di Caicedo, completamente inventato: non solo l’ecaudoregno si tuffa come la Tania Cagnotto dei tempi d’oro, ma ha addirittura il tempo di scrivere con un pennarello indelebile sulla fronte di Dragowski “Hitler ha fatto bene a invadere la Polonia”;
  • l’espulsione di Vlahovic, ingiusta e immeritata: nello slow motion in 4K si vede chiaramente come Patric afferri il gomito dell’attaccante croato e lo usi per picchiarsi selvaggiamente da solo, gridando anche “PERCHÉ MI STAI COLPENDO IN PIENO VOLTO?”;
  • il rosso mancato a Bastos che per poco non stacca una gamba a Ghezzal, a causa dell’impatto il povero giocatore della Fiorentina è stato sbalzato di diverse centinaia di metri, finendo rovinosamente contro i tabelloni pubblicitari. Dello stadio del tennis.
  • il rosso mancato a Parolo perché non si è fatto la barba;
  • il rosso mancato a Radu perché è rumeno e non ha accettato di farsi cambiare il nome in Casalecchio di Reno da Cesare Cremonini;
  • il rosso mancato a Immobile che si è fatto scappare un’infelice uscita razzista sostenendo che “I Soliti Ignoti” fosse un film in bianco e nero;
  • il rigore non concesso a Ribery perché ne aveva segnato uno talmente bello che meritava di fare doppietta dal dischetto, possibilmente con Strakosha bendato e legato mani e piedi a uno dei pali;
  • la mancata radiazione della Società Sportiva Lazio che in barba a qualsiasi protocollo sanitario ha fatto entrare abusivamente in Curva Nord 20mila tifosi invisibili che grazie al loro supporto hanno dato ai ragazzi di Inzaghi la carica necessaria per ritrovare la vittoria dopo la bruciante sconfitta di Bergamo;
  • il mancato 0-3 a tavolino inflitto alla Lazio per non aver rispettato il distanziamento sociale durante i festeggiamenti per i gol di Ciro Ignobile e Lupo Alberto (o almeno è cosi che li chiama su Twitter l’imparziale utente @MaxAsR10TottiGol);
  • il mancato cazziatone di Enzo Miccio per la maglia della Lazio vintage e fuori moda;
  • il mancato uso del VAR per identificare i responsabili della strage di Ustica, anche se ci sono forti sospetti sul coinvolgimento di Silvio Proto.




Infine, diversi testimoni oculari riferiscono di aver visto con i loro occhi il presidente della Società Sportiva Lazio, Claudio Lotito, aiutato dai suoi più stretti e fedeli collaboratori (Igli Tare, Angelo Peruzzi e Jair Bolsonaro), mentre riversava nelle acque del Tevere milioni di dosi del vaccino contro il Covid-19 destinati agli orfani. Il tutto pochi istanti prima che Claudio Santamaria, a bordo del suo rivoluzionario monopattino elettrico alimentato con l’ego di Andrea Scanzi, cadesse accidentalmente nel fiume. Ma in fondo cosa potrà succedergli?






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