di Alessandro DE CAROLIS
Il 20 e 21 giugno ripartirà la Serie A 2019/2020 con i recuperi del 25° turno, per poi riprendere dal 22 al 24 (turno infrasettimanale) con il 27° turno. Una Serie A condensata in pochi giorni per poter finire in tempo la competizione i primi di agosto. Un campionato che ha ancora molto da dire nei vari piazzamenti, dallo scudetto fino alla retrocessione nulla è ancora deciso. Per la Lazio ci saranno aspetti positivi e negativi in questo “nuovo” campionato rispetto alla situazione ottimale di fine febbraio.
I PRO: nella lotta scudetto con Juventus e Inter è quella che ha meno da perdere. La Lazio è l’unica tra le tre non obbligata a vincere il tricolore ed ha l’entusiasmo maggiore. Non deve disputare la Coppa Italia a pochi giorni dal ritorno in campo (Juventus e Inter giocheranno quindi 1/2 partite in più). Ha il miglior gioco espresso sul campo in questa stagione. Nel nuovo calendario solo due partite saranno di pomeriggio, il resto tutte di sera. Finendo il campionato potrà almeno provare a coronare quel sogno quasi proibito chiamato Scudetto piuttosto che rimanere a -1 e con tanti “se” e “ma”. Col possibile rientro dei tifosi nel finale di campionato, potrebbe festeggiare l’impresa storica del secolo oppure il ritorno nella tanto ambita Champions League.
I CONTRO: tutti giocheranno lo stesso numero di partite. La Lazio ha perso quindi il vantaggio di giocare una sola partita a settimana, con Juventus e Inter che erano impegnate nelle coppe europee e in Coppa Italia. Giocare ogni tre giorni, con le sostituzioni portate da tre a cinque, è un plus per le rose di Juventus e Inter che saranno più avvantaggiate avendo un ventaglio si scelte decisamente più lunghe. I quasi quattro mesi di sosta sono un’incognita per la condizione fisica e mentale dei giocatori, e la Lazio pre-sospensione era un vero carro armato inarrestabile. Continuare il campionato con lo spettro di una nuova interruzione per contagi comporterebbe la cristallizzazione della classifica (possibile poiché tutti avranno lo stesso numero di partite), oppure lo scempio dei play-off e play-out (che potrebbero falsare quanto espresso dal campo, lasciando il tutto alla fortuna e al caso).