CLICCA QUI PER FIRMARE LA PETIZIONE: NO ALLO STOP AL CALCIO PER DECRETO

L’avv Gian Luca Mignogna, tra i promotori della petizione del Comitato Consumatori Lazio per non fermare la Serie A per decreto, è intervenuto sui 98.100 di RadioSei, interpellato da Elmar Bergonzini sugli sviluppi dell’iniziativa:




Chiunque sta seguendo questa incredibile vicenda che sta attanagliando il calcio italiano credo che sia rimasto ancora più preoccupato dopo le dichiarazioni rilasciate dal ministro Spadafora al programma “Frontiere” su Rai 1. Perché da una parte formalmente, forse perché i suoi stessi colleghi di Governo lo hanno ripreso, ha detto che farà di tutto per far ripartire il campionato con l’ok del comitato tecnico-scientifico all’opera. Ma dall’altra ha già detto una cosa che mi ha lasciato molto perplesso, facendo riferimento al fatto che il Governo, in caso di sospensione definitiva della Serie A, sarebbe pronto a garantire le coperture economiche per i club professionistici che si dovessero trovare in difficoltà finanziaria”.




In Italia ci sono due-tre squadre importanti che si ritroverebbero in grande difficoltà economiche, la Lazio non è fra queste, che potrebbero avvalersi di soldi pubblici per superare una crisi che diverrebbe inevitabile con la sospensione definitiva della Serie A 2019/20. A noi non sembra giusto, in un momento come questo, distogliere dalle casse dello Stato finanziamenti che potrebbero essere destinati ad altre esigenze sociali ed emergenziali. La Serie A 2019/30 deve ripartire, in sicurezza e senza sprecare risorse pubbliche. Lanciando la petizione per la ripresa del campionato il Comitato Consumatori Lazio ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica e i tifosi riguardo possibili defaillainces politiche. La notizia appena arrivata del rinvio del Consiglio Federale ci porta a stare con gli occhi aperti: c’è uno specifico protocollo Figc, messo a punto tra gli altri dal professor Capua, che potrebbe essere perfetto per definire una ripartenza in sicurezza, che tuttavia al momento rischia di essere bloccata da incomprensibili atteggiamenti dissuasivi del ministro competente”.




Il movimento calcistico annovera 100 società professionistiche, 5 milioni di tesserati e un milione e mezzo di praticanti. Il sistema calcio produce un PIL tale che si inserisce tra i primi 5 comparti industriali italiani. Bloccare definitivamente l’attuale Serie A creerebbe enormi problemi strutturali ed economici a tutto l’indotto, ivi comprese le altre federazioni sportive che mutuano sovvenzionamenti dal sistema calcistico. In Germania ed in Inghilterra stanno avendo un approccio molto più costruttivo, valutando anche l’eventualità di i delocalizzare il completamento dei loro campionati. Se lofanno, ci sarà pire un perché. Eppoi anche in ipotesi estreme, non rieco a capire perché da nii si prospetti, quando sarà possibile, di pensare al campionato della prossima stagione anziché completare quello attuale a cui mancherebbero soltanto dodici giornate. Nel massimo rispetto delle esigenze emergenziali, credo che ognuno di noi debba dare un proprio contributo. Come Comitato Consumatori l’abbiamo fatto promuovendo questa petizione e sperando che gli sportivi, i tifosi e gli addetti ai lavori la aiutino e si aiutino firmandola ed utilizzando il link che si trova su Laziostory.it, su Change.org e su altri siti laziali che l’hanno appositamente riportato”.






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