Francesco Acerbi, difensore della Lazio e della Nazionale, ha rilasciato alcune dichiarazioni in una diretta Instagram a Sos Fanta. Ecco le sue dichiarazioni:
“Da ragazzino giocavo al fantacalcio, poi ho lasciato perdere. Non avevo la testa per ricordarmi chi giocava e chi no. E’ bello sentirsi amato da chi ti segue, da chi ti ha al fantacalcio. Perché in molti ci mettono passione in questo gioco, a me fa piacere quando mi dicono di sperare nei miei gol e nelle mie prestazioni. La mia forza? Io vado da uno psicanalista per migliorarmi come uomo e per quello che faccio. Voglio sempre giocare, non voglio mai saltare una partita. E’ vero, a volte sono un po’ stanco, ma uso la testa e il riposo durante la settimana. Il calciatore più difficile da marcare in serie A? Quelli più completi, quindi dico Dzeko e Higuain. Ognuno ha le sue caratteristiche, ma quelli completi ti mandano in tilt. Immobile? Aveva già dimostrato di essere un grande, quest’anno ha dimostrato serenità ed equilibrio. Sta dando il meglio, un po’ come tutta la squadra. Abbiamo un buon rapporto, lo sento sempre”.
“In futuro mi piacerebbe fare l’allenatore, ma solo quando smetterò. Penso che potrei gestire bene un gruppo, sono un rompiscatole che osserva tutto. Battere un rigore importante? Certo, lo farei. Non bisogna avere paura, meglio sbagliare che non tirare. Una volta avevo più voglia di fare gol, oggi penso a difendere. Ma ogni tanto mi piace salire in zona offensiva. Con il Torino è andata bene, già sentivo gli insulti al momento del tiro. Ma alla fine mi hanno detto “bravo!”. Quando te la senti bisogna provarci, ma la maggior parte delle volte è meglio passarla a Luis Alberto. Lui è un giocatore straordinario, lo è sempre stato ma quest’anno sta girando alla grande. Le sue qualità sono note, è tra i più forti con cui ho giocato. Forse solo Robinho gli è superiore. Paura? Non sono invincibile, ma non bisogna averla. La paura ti porta ad essere negativi. Le paranoie non fanno bene, nel calcio e nella vita”.