Sul suo profilo ufficiale Instagram, anche Luis Alberto si appella al buonsenso della gente e chiede di restare a casa nonostante le situazioni di disagio per l’emergenza Coronavirus. Anche il Mago non potrà abbracciare nel giorno del compleanno il figlioletto di 2 anni che si trova a Siviglia, ma i voli sono bloccati e non resta che aspettare, rivolgendo un ringraziamento allo sforzo compiuto da medici e infermieri.




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Fra qualche giorno mio figlio Lucas, il piccolo, compirà due anni e io non potrò festeggiarlo con lui perché lui è a Siviglia e io sono a Roma. Non potete immaginare cosa darei per star lì con lui e con il resto della mia famiglia. Però, per via della situazione che abbiamo in Italia, non posso viaggiare…posso appena uscire di casa per comprare lo stretto necessario. È MOLTO importante seguire le raccomandazioni delle autorità finché la situazione non sarà completamente sotto controllo. Per questo vi dico: #stateacasa. Credo che in questi il calcio debba passare in secondo piano. Non basta giocare a porte chiuse, questo non è sufficiente per i calciatori e per chi lavora nel mondo del calcio o nell'organizzazione di una partita. Anche la nostra salute è importante e credo che tutte le competizioni debbano fermarsi per tutto il tempo necessario. Se io, como tanti altri calciatori, stiamo facendo lo sforzo di non vedere le nostre famiglie, non credo che sia tanto chiedere che vengano rinviate tutte le competizioni finché le autorità sanitarie lo riterranno opportuno. Infine vorrei ringraziare tutti i medici, gli infermieri e il personale medico che stanno lavorando duramente giorno e notte. Siete voi i veri MVP!!

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