di Alessandro DE CAROLIS

Ecco le parole di Davide Nicola nella conferenza stampa della vigilia. Parole di elogio per la Lazio tanto da chiedere ai suoi una prestazione oltre le aspettative.

“Partiamo dal presupposto che ho avuto l’occasione di inquadrare la partita e ho detto uno stress-test. Questa è una grande opportunità di testare la capacità di essere squadra e ci mette in condizione di capire dove possiamo migliorare. Affrontiamo un avversario forte, ufficialmente in lotta per lo scudetto e questo è motivo di orgoglio perchè è una partita importante e piacevole da poter giocare. Non ci basterà solo essere attenti, tenaci e qualitativi perchè non ci basterà essere al top ma ci vorrà un Genoa over the top. Avremo tutto l’ambiente per capire che questa sarà un’opportunità”.

“Di sicuro che ci sono organi preposti. A tutti piace riempire lo stadio con il pubblico della propria fede. E’ giusto che ci siano gli avversari. Noi pensiamo ai nostri”.

“Non ho la sfera di cristallo. Siamo concentrati su cosa vogliamo fare noi, questo è l’unico modo che abbiamo. Io parto dal presupposto che è importante sapere quello che vuoi fare. L’identità è riconosciuta dalla società e siamo riusciti a dimostrare che abbiamo passione per il lavoro che stiamo facendo e, come detto prima, sono virtù che noi dobbiamo mettere in campo. Contro di loro servirà qualcosa di più. Abbiamo affrontato partite di difficoltà crescente e affrontiamo una squadra in cui servirà qualcosa in più”.

“Si è allenato come si sono allenati altri giocatori. Abbiamo avute delle situazioni in settimana in cui abbiamo avuto determinate accortezze ma la grinta che ho visto in settimana mi piace”.

“Non mi aspetto nulla. Concentrandosi su sé stessi tu devi aspettarti da te quello che vuoi raggiungere. Facendo il tuo percorso hai tirato dentro altre realtà. Partiamo dal presupposto che con questo atteggiamento ti ha portato a raggiungere i risultati. Puoi essere un po’ più avanti o più indietro ma non deve mai mancare la voglia di migliorarsi. La differenza la farà la continuità, non andando dietro o essere schiavo di alti e bassi. Questa è la più grande libertà che può avere una squadra”.

“Mi fa piacere vedere che i giocatori pensano che sono utili, a prescindere dal numero di partite che fanno. Ci saranno giocatori che hanno giocato più gare e poi ci sarà sempre una partita più importante dove un giocatore che non è stato impiegato diventerà utile per la squadra. E’ un motivo di orgoglio per un allenatore non lamentarsi delle assenze”.

“Non sono molto per sperimentare qualcosa che non è nelle caratteristiche dei giocatori. Questa situazione a Bologna era in funzione di come stava evolvendo la gara. Io riconosco a Biraschi e Goldaniga determinate qualità, non mi piace sperimentare. E’ possibile vederlo anche se ritengo che Biraschi non è un esterno di centrocampo come lo vedo io”.

“La nostra idea è che tutti siano potenziali titolari. E’ importante vedere lo stato di forma. Abbiamo ereditato una partita tosta a Bologna, abbiamo dovuto fare delle verifiche e presenteremo una squadra al top”.

“Sta lavorando in maniera molto importante con una dedizione particolare. Questo mi ha fatto molto piacere perchè i grandi talenti sono tali perchè hanno una mentalità importante”.

 

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