La S.S. Lazio si è recentemente dotata di una nuova figura professionale: la Dott.ssa Anna Maria Nastri, che dalla scorsa estate collabora al fianco del presidente Lotito.
La Nastri ha maturato un curriculum di grande valore ed una significativa esperienza trentennale nei settori sviluppo commerciale, marketing e iniziative Corporate B2B: 23 anni in Publitalia ’80 (Gruppo Fininvest), 5 anni nella Comunicazione in RAI, dove ha curato la diffusione di contenuti radiotelevisivi in ambito nazionale ed internazionale. Negli ultimi cinque anni si è occupata del Coordinamento Commerciale in Diners Club Italia (Multinazionale in Sistemi di Pagamento) sviluppando nuovi sistemi di pagamento B2B sia per l Italia che per Corner Bank in Lugano.
Fra i suoi obiettivi nell’attuale posizione che ricopre nel mondo sportivo professionistico vi è quello di accrescere la diffusione della pratica sportiva per tutti (master, assoluti, juniores, normodotati, paralimpics e special olympics) con un forte coinvolgimento – nella governance e nelle attività – della componente femminile.
A maggio 2019 ha fatto il suo ingresso nello staff del presidente Lotito come Responsabile per lo sviluppo dei progetti e del business della società biancazzurra. Una collaborazione importante per il presidente Claudio Lotito che, anche grazie a lei, ha messo su una serie di iniziative innovative per il club. Nuovi progetti a carattere espositivo, museale, intrattenimento, sociale, formativo ed inclusivi, che hanno reso la Lazio una vera e propria fucina di iniziative extra calcistiche.
Le sue recenti dichiarazioni: “Sono rimasta affascinata dalla storia della Lazio (spiegava la Nastri). Sono qui da 8/9 mesi, e da fuori sembrava una società con un appeal particolare. Invece ha una storia ancor più meravigliosa, con dei valori unici non solo come prima squadra della Capitale. Come principi etici e morali è una delle prime squadre italiane. Non credo esistano altre società erette a ente morale per cultura, valori e importanza sociale. Noi stiamo lavorando per farle uscire fuori in modo limpido e pulito. Lo meritano i tifosi e la società. Il primo punto dal quale io e il presidente Lotito siamo partiti è stato il settore giovanile, lanciando per primi in Italia il progetto di formazione post-carriera dei ragazzi. Poi abbiamo voluto rendere lo stadio un luogo dove portare i bambini, ai quali mettiamo a disposizione all’Olimpico tutte le sezioni della polisportiva grazie al presidente Buccioni. Ci stiamo inoltre concentrando sul femminile, e stiamo lavorando sull’immagine internazionale della squadra. Lavoriamo con Aeroporti Di Roma per vendere i biglietti delle partite nell’area Schengen e non solo”.
Tante iniziative, un cambio di marcia significativo in questo senso: ”Il calcio è una forma di spettacolo e come tutte vanno arricchite di tante cose. Lo stadio non dimentichiamoci che è uno strumento di trasferimento di messaggi importantissimo. Puoi parlare a migliaia di persone, e attraverso la tv a milioni di persone. Tante sono le iniziative, come il museo itinerante allo stadio Olimpico che espone in occasione delle partite casalinghe della Lazio i 16 trofei vinti e le relativi casacche delle finali. Accontenteremo tutti, in tutte le aree durante la stagione sarà possibile vederlo. Stesso discorso per l’iniziativa delle mostre d’arte. Ogni settimana ci sono quadri importantissimi. Stiamo continuando un progetto sociale che si chiama “Giù le mani dai bambini”. Vogliamo utilizzare lo stadio e lo sport per far ricordare anche queste situazioni di bambini e donne che subiscono violenza in modo gratuito. Ogni tanto ci dimentichiamo di ciò che accade. Noemi è un esempio, è una bambina a cui è stato tolto il divertimento della sua infanzia. Abbiamo avuto anche i bambini di Suor Paola, che è una donna meravigliosa. Continueremo su questo filone”.