Delio Rossi, ex tecnico della Lazio, è intervenuto nella trasmissione radiofonica Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:




Campionato e Coppa Italia sono due competizioni diverse, si arriva poi a giocare partite importanti prima di un derby molto particolare per l’impatto sulla classifica. A Napoli la Lazio ha affrontato una squadra meno forte di lei in questo momento, ma non ha avuto la forza e la capacità di fare meglio, è mancato anche un pizzico di fortuna. La Juventus si è dimostrata invece nettamente superiore alla Roma, ma non vorrei che si pensasse che quella di domenica sarà un proseguimento dei due match di Coppa: domenica sarà tutta un’altra partita.




Credo che la forza di Simone Inzaghi sia anche il connubio che ha saputo creare con la società, portando avanti delle idee all’unisono con il direttore sportivo e la dirigenza. Ogni anno vengono inseriti uno-due tasselli nella squadra che vanno a migliorare, su un telaio già valido invece inserire degli innesti, senza cambiarli continuamente, agevola il lavoro.

I moduli sono una rappresentazione grafica del modo di stare in campo, è poi l’interpretazione che ne danno i giocatori a fare la differenza. Non si sa nemmeno con che modulo giocano Barcellona o Manchester City, gli schieramenti tattici devono essere funzionali a valorizzare le qualità di chi si ha in campo, sono poi i giocatori che devono far funzionare le cose.

Acerbi e Lucas Leiva sono strategicamente fondamentali nella Lazio, probabilmente i giocatori che compongono l’asse centrale sono sempre quelli che determinano le fortune di una squadra. Luis Alberto e Milinkovic-Savic hanno saputo poi esaltarsi in un impianto di gioco funzionale per tutta la squadra.




Io faccio sempre un ragionamento, se si deve cadere prima o poi è sempre meglio farlo dall’alto. E’ però facile dire di puntare al massimo, il difficile è farlo con i fatti: dipende anche dai giocatori, ce ne sono alcuni che tendono ad accontentarsi di un momento di gloria, altri invece hanno la voglia di salire sempre più in alto.

Giocando una partita per pareggiarla si rischia spesso si rischia di perderla. Si fa un torto ai sentimenti e all’intelligenza della gente se si pensa che il derby sia una partita che regala solo tre punti: è un tipo di partita che si può anche pareggiare a patto però di provare sempre ad ottenere il massimo in campo. La Lazio è dei tifosi che gli vogliono bene, non dei dirigenti, di Inzaghi o dei giocatori, dunque sapranno caricare al meglio chi dovrà scendere in campo.






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