di Alessandro DE CAROLIS

Ecco le pagelle di Lazio-Sampdoria, match valido per il 20° turno della Serie A. Sugli scudi un immenso Immobile ma anche tutta la Lazio che sa solo vincere. Inzaghi come Maestrelli con la centesima vittoria alla guida del club capitolino.

Strakosha 7: partita tranquilla. Impegnato solo nella prima frazione con un tuffo in allungo per deviare un corner un tiro insidioso. La deviazione di Lazzari su Caprari ha esaltato però gli ottimi riflessi dell’estremo portiere biancazzurro. Incolpevole sul gol della bandiera di Linetty.

Patric 7: il talismano funziona ancora. Con lui in campo la Lazio vince sempre. Dopo la gioia del primo gol in maglia biancazzurra contro la Cremonese, oggi ha dimostrato nuovamente la sua intelligenza tattica. Ormai è anche lui un potenziale titolare su cui Inzaghi conta molto. Anche per lui una rivincita dopo le critiche degli anni passati.

Acerbi 8: non è un caso se è diventato un potenziale titolare nella nazionale italiana. Difensore perfetto in entrambe le fasi. Superarlo è una “mission impossible”. Anche oggi ha dimostrato di essere un regista arretrato mandando in porta Immobile con un lancio di 60 metri. Era diffidato e per sicurezza Inzaghi lo toglie in ottica derby (dal 66’ Vavro 6)

Radu 7: era diffidato anche lui, ma nessun rischio per l’esperto difensore romeno. Partita di autorità e scioltezza. Soffre poco e nulla (dal 50’st Bastos 8: il 4-0 è un gol da attaccante o da centrocampista. Bravo nell’evitare il fuorigioco e ancor di più a metterla nell’angolino dove Audero non può nulla. Giocatore sottovalutato ma prezioso quando viene chiamato in causa. Secondo gol consecutivo in due partite dopo il gol contro la Cremonese)

Lazzari 7.5: ha arato la fascia destra. Imprendibile nel corto e nel lungo. Molto tecnico nel dribbling e nei cross. Si procura il rigore del 2-0 con un cross intercettato con un braccio da Murru. Meriterebbe una chiamata da Roberto Mancini.

Leiva 7: la diga biancazzurra è tornata ai suoi livelli massimi. Dopo un inizio di stagione sofferto per una precaria preparazione estiva causata da qualche infortunio, è tornato la solida garanzia del centrocampo. Con lui davanti alla difesa non si passa per vie centrali. Essenziale nella fase di interdizione ma anche di impostazione.

Milinkovic 7: nei primissimi minuti della partita perde qualche pallone di troppo ma si riprende all’istante e annulla i centrocampisti blucerchiati con la sua fisicità. Il numero 21 biancazzurro da mezzala fa un enorme lavoro di sacrificio a dispetto della sua qualità offensiva, ma ha dato concretezza alla squadra. Insieme a Lazzari sta rendendo il settore di destra la vera arma della Lazio.

Luis Alberto 7.5: non segna ne fa assist ma la sua prestazione è tra i migliori in campo. Le sue giocate illuminano il gioco biancazzurro. Il suo estro è la vera magia si questa Lazio da scudetto. Meritava il gol e Colley glielo nega con un braccio causando il rigore del 5-0. Al 79’ vicino al suo 12° assist stagionale con Immobile che manca il poker mandando di poco a lato sul fondo. Il talento spagnolo meriterebbe anche una chiamata dalla Spagna per Euro 2020.

Jony 7: prima da titolare allo stadio Olimpico (la seconda dopo la partita a San Siro contro l’Inter). L’esterno spagnolo di comporta molto bene dimostrando le buone cose viste contro la Cremonese. L’avversario quest’oggi era di più caricatura e quindi la prestazione ancor più convincente. Col suo sinistro mette ottimi palloni in mezzo. Salta a più riprese il diretto marcatore. Ma soprattutto si fa apprezzare in fase difensiva (suo vero talloche d’Achille).

Caicedo 8: gol del vantaggio di rapina. Un tap-in da vero rapace d’area a beffare Colley in netto anticipo. Mette tanta sostanza e qualità come sempre. Un giocatore sbocciato del tutto dopo il primo anno quasi da “oggetto misterioso”. Duetta sempre molto bene con Immobile. Le sue sponde sono essenziali nel gioco verticale della Lazio (dal 58’st Adekanye 6.5: si fa ben apprezzare procurando l’espulsione di Cahbot. Bravo nello stoppare il pallone in corsa per lanciarsi verso Audero. Fa vedere buone cose e ripaga Inzaghi della fiducia)

Immobile 9: 23 gol in 19 partite (manca sempre Lazio-Verona da recuperare a Febbraio). Numeri “monstre” del numero 17 biancazzurro. Il gol di Caicedo è praticamente suo dopo una sgroppata devastante resistendo a una doppia carica. Raddoppia su calcio di rigore con Audero che intuisce senza trovare la deviazione. Al 20’ mette in ghiaccio la partita con un gol stupendo. Un’imbucata centrale a beffare la difesa blucerchiata. Cala la tripletta al 64’ con un altro calcio di rigore perfetto. Sta entrando nella storia dei marcatori della Serie A

 

All. Inzaghi 10+: meritava un 11 come le undici vittorie consecutive. Un record sempre più ricco. Sempre più nella storia biancazzurra. Scaccia via le preoccupazioni di una Lazio stanca con una cinquina. Una Lazio con una ritrovata benzina nelle gambe dopo la vittoria sofferta contro il Napoli. La partita è stata decisa in 20’ con un perfetto approccio alla partita. Standing ovation.

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